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24 gennaio 2025

Treviso

Bus di Mestre, a Treviso i fratellini orfani della mamma, in stanza il cagnolino

Hanno 3 e 13 anni, il papà della bimba è in terapia intensiva

| Ansa |

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Bus di Mestre, a Treviso i fratellini orfani della mamma, in stanza il cagnolino

TREVISO - Sono ricoverati da martedì sera all'ospedale di Treviso, soli, senza più la loro mamma morta tra le lamiere del pullman che è precipitato dal cavalcavia a Mestre. Sono i due fratellini tedeschi di 3 e 13 anni rimasti feriti nell'incidente e salvati da uno dei tanti eroi civili che quella maledetta sera sono corsi per prestare i primi soccorsi. Soli e impauriti, i due bimbi sono però stati accuditi da tutto il personale dell'ospedale che è riuscito anche a dargli un inaspettato momento di sollievo: dalle lamiere i soccorritori hanno estratto vivo anche 'Iumy', il loro cagnolino, un meticcio nero di piccola taglia che i medici dell'ospedale 'Ca Foncello hanno portato immediatamente in stanza. E così da mercoledì il cagnolino è presenza fissa nella stanza del reparto di pediatria dove i due fratelli, una bimba la più piccola, e un ragazzino 13enne, sono ricoverati.

Non sono in condizioni gravi, fanno sapere fonti della sanità regionale. Hanno riportato qualche frattura e uno dei due uno pneumotorace. Sono inoltre in miglioramento. Il loro umore è cambiato in meglio da quando 'Iumy' ha varcato la porta della stanza. Anche la bestiola aveva riportato qualche botta nella caduta del pullman dal viadotto. A salvarlo dalle lamiere, nei primi soccorsi, è stato un imprenditore kosovaro, Bujar Bukai, che si trovava su una piazzale della stazione di Mestre e davanti al disastro ha attraverso i binari di corsa per raggiungere il pullman e dare il suo aiuto.

Il cagnolino è stato visitato e medicato da un veterinario, quindi è rientrato in ospedale per essere affidato ai due fratellini. Dicono che sta costantemente accanto alla bambina. Nello schianto del cavalcavia hanno purtroppo perduto la mamma. Il papà delle piccola, è ricoverato, sempre a Treviso, in terapia intensiva mentre dalla Germania è arrivato l'ex compagno della donna e padre del ragazzo 13enne, che ora è accanto ad entrambi. I medici del Ca' Foncello non li perdono mai d'occhio. A seguirli c'è anche una equipe di psicologi, presenti in ospedale 24 ore su 24. Spetterà a loro, e a due papà, provare a spiegare a questi piccoli l'inspiegabile. (di Michele Galvan, ANSA)

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