CACCIA, CALENDARIO IN SALSA FEDERALISTA
Secondo la Provincia rispetta fauna e agricoltori e limita la caccia in pianura per la fauna stanziale
| Laura Tuveri |
TREVISO – “Il calendario venatorio rispetta fauna e agricoltori”. Lo pensa Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, che commenta positivamente l’approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo valendario venatorio 2010-2011.
E anche in questo caso, manco a dirlo, c’è di mezzo il federalismo. “Parte il Federalismo venatorio – commenta Leonardo Muraro, presidente anche dell’Urpv, Unione delle Province Venete – la Regione ha dato l’ok nell’accogliere le richieste delle singole Province, comprendendo quindi le necessità che variano da territorio a territorio.
La Regione dunque, sin da subito, riconosce il valore delle Province nella programmazione territoriale, anche venatoria. Per quanto concerne la Provincia di Treviso, in particolare, la Regione ha accettato la nostra proposta di limitare a due le giornate settimanali riservate alla fauna stanziale negli Atc di pianura.
Questa è una scelta – prosegue Muraro – che ha molti risvolti positivi. Prima di tutto è un provvedimento che va nel verso della tutela della varietà faunistica stanziale trevigiana, che è un patrimonio di tutti. In seconda battuta, si tutela in questo modo anche il mondo agricolo, limitando i passaggi sui terreni. Inoltre, permetterà controlli più agevoli contro il bracconaggio”.
Mirco Lorenzon, assessore a Caccia e Pesca della Provincia di Treviso fa notare che la Marca è divisa in due zone di caccia, quella alpina e quella di pianura e le riserve alpine che adottano già autonomamente il proprio calendario venatorio e al 99% consentono soltanto 1-2 giorni per la caccia delle specie stanziali.
“Il provvedimento – precisa Lorenzon -, voluto anche dal mondo venatorio, va nella giusta direzione, cioè quella di limitare anche nella zona di pianura le giornate settimanali per la fauna stanziale a due, più precisamente il mercoledì e domenica. Per quanto riguarda la selvaggina migratoria, rimane tutto immutato come da calendario regionale”.