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20 aprile 2024

Treviso

32mila capannoni industriali tra Treviso e Padova: 11mila quelli abbandonati

Assindustria Venetocentro lancia il nuovo Geoportale che mappa tutti i capannoni dismessi della Marca, obiettivo: recupero e riuso senza consumo di suolo

| Isabella Loschi |

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capannone abbandonato

TREVISO - In Veneto c’è un capannone industriale ogni 54 abitanti. Dei 92mila presenti sul territorio regionale, che coprono il 18,4% della superficie “consumata”, ben 32 mila sono i capannoni industriali nelle province di Padova e Treviso, il 34,8% del totale. Ma sono tantissimi, il 12% del totale quelli dismessi e inutilizzati: sono 11mila strutture sono abbandonate.

Sono i dati emersi dall’iniziativa di censimento, presentata oggi a Treviso, avviata due anni fa su iniziativa di Assindustria Venetocentro, chiamata "Capannoni On/Off", in collaborazione con le Camere di commercio di Padova e di Treviso e con il Consorzio Bim Piave. Il progetto ha dato vita ad un unico geoportale che per la prima volta fa dialogare le banche dati di enti, pubbliche amministrazioni, multiutilities e mostra la mappatura di tutte le aree produttive della Marca. Il nuovo geoportale punta a favorire i progetti di trasformazione rigenerazione degli immobili e di valorizzare perciò al meglio il patrimonio esistente, superando l’occupazione estensiva e frammentata ereditata dal passato.

L’obiettivo è far rivivere questi capannoni industriali ed evitare nuovo consumo di suolo, nel rispetto degli obiettivi comunitari a cui si è allineata la Regione Veneto con la legge in materia di contenimento del consumo del suolo”, spiega la vicepresidente di Assindustria Venetocentro, Paola Carron. Il data base in progress contiene al momento la mappatura di circa 2.000 ettari di aree produttive delle province di Padova e Treviso (su 14.200) per un numero di capannoni profilati pari 6.451 nel trevigiano, 5.925 nel Padovano su oltre 32mila. L’architettura ‘aperta’ del Big Data consentirà di completare la mappatura e di tenerlo aggiornato, anche con nuove classi di dati.

“I big data entrano così nella programmazione territoriale, a disposizione delle amministrazioni per i piani di riassetto e rigenerazione urbana, infrastrutturazione digitale, ambientale ed energetica. Di imprese, progettisti e operatori delle costruzioni per il recupero e riuso degli edifici dismessi e per ridurre il consumo di suolo - spiega il direttore Giuseppe Milan - Ma anche della multinazionale che ricerchi un’area in cui insediarsi o da riqualificare”. L’accesso al portale (www.capannonionoff.it) consente in modo rapido e intuitivo ricerche online mirate per Comune, superficie, stato dell’edificio, dotazioni e servizi.

 


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