Lonato del Garda - Niente gemelli ai polsini della camicia.

Ai polsi, prima di salire all'altare per dire sì, lo voglio, per un trentenne bergamasco sono scattate le manette.

Il motivo? Illegalmente botanico, potremmo dire.

Prima di compiere il grande passo, il futuro sposo, ha pensato di compiere il grande sballo.

In vista del suo addio alla condizione di uomo libero (chissà se pensava al matrimonio come una prigione), il trentenne si  è improvvisato pasticcere e, insieme ad altri tre amici, ha sfornato una torta alla marijuana. Con un gesto di generosità (ora tutta da scontare), ha quindi offerto alla combriccola degli amici il dessert. Che alcuni non hanno digerito.

Tre degli invitati (che pare ignorassero che uno degli ingredienti base del dolce fosse l'erba) si sono sentiti talmente male da dover chiamare il 118. Ricoverati all'ospedale di Desenzano del Garda hanno detto di aver mangiato una innocua fettina di torta.

I carabinieri ci hanno voluto vedere chiaro. Ma no: non hanno usato l'endoscopio. Per arrivare alla conclusione che la torta per l'addio al celibato conteneva marijuana sono bastati un po' di chiacchiere e di confronti.

E così lo sposo promesso ha confessato di aver...pasticciato un po'.

Sfigato o sprovveduto che sia stato, prima di mettersi al dito la fede matrimoniale, il trentenne dovrà pulire la fedina penale.