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08 novembre 2024

Treviso

CATTOLICI? POCO RAPPRESENTATI IN POLITICA

Fondazione Ispirazione organizza tre cenacoli per formare una nuova classe dirigente, ripartendo dai valori cristiani

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO - Ben il 73.3% dei 600 trevigiani intervistati da Fondazione Ispirazione ritiene “poco” o “per nulla” rappresentati i valori cattolici nell’attuale scenario politico, mentre il 26.3% pensa che lo siano in maniera adeguata. La fondazione è nata sette anni su iniziativa della Cooperativa “Insieme si può”, per molti anni presieduta da Rina Biz, ora presidente del sodalizio che ha ideato il sondaggio per carpire gli umori dei trevigiani rispetto al tema impegno dei cattolici in politica, ha rivelato più di una sorpresa.

I dati dell’indagine sono serviti come base di partenza per dar vita a tre “cenacoli”, ovvero a momenti di riflessione con illustri testimonial che svisceranno i risultati del sondaggio con il preciso scopo di tentare di dar vita ad una nuova generazione di cattolici impegnati nella società civile a 360 gradi per diffondere i valori cristiani, aiutati in questo dalla vecchia generazione “per incorporare l’antico nel moderno e post moderno, per dar vita ad una cultura pluralistica” ha detto Biz.

Da sin. Rina Biz, il sociologo di Quaeris, Giorgio De Carlo, e Anita Leuratti

Gli incontri, tre in totale, almeno per quest’anno, si svolgeranno il 31 marzo, il 7 aprile e i 5 maggio. Tornando al sondaggio, realizzato dall’istituto di ricerche Quaeris, ad un campione di 592 persone di età superiore ai 18 anni, è stato chiesto di dire come la pensavano sul peso, sul ruolo, sull’impegno, sulla visibilità e sulla coerenza dei cattolici impegnati nell’attuale agone politico.

Oltre ai dati già riportati quello che balza agli occhi, ma non dovrebbe più di tanto meravigliare visto quello che a cui stiamo assistendo da diversi mesi a questa parte, è che i pareri maggiormente negativi circa la mancanza di valori cattolici in politica sia stato espresso dalle donne (74.5%) e da coloro che rientrano nella classe di età dai 25 ai 34 anni, mentre che la ritengono molto o abbastanza adeguata solo nel 20% dei casi.

Ancora, il 60.9% degli intervistati pensa che i cattolici oggi non riescano ad essere protagonisti nei partiti a fronte di un 37.7% che si dichiara di parere opposto e di un 32.1% che ritiene che si potrebbe fare di più perché le posizioni dei cattolici emergano maggiormente. Il sondaggio mette in luce che questo giudizio sull’incapacità di distinguersi dalle rappresentanze cattoliche viene messa in evidenza in modo trasversale da donne e uomini con un maggior scetticismo, con ben il 68.7 % di risposte negative da parte di colori che hanno dai 45 ai 54 anni.

In pratica Rina Biz e Anita Leuratti, presidente della Cooperativa “Insieme si può”, nella prefazione ai risultati dell’indagine scrivono “Il tempo non è facile per i valori cristiani e per i cattolici coerenti: la democrazia mediatica, il consumismo televisivo, l’effimero esaltato a virtù, il cinismo praticato ai fini del successo certamente non li aiuta a manifestare coerentemente. Eppure nonostante tutto, siamo fiduciosi. Riteniamo che non sia utopia una nuova generazione di politici cattolici capaci di fare un balzo di qualità e di impegno motivato. Il fiorire su questo tema di dibattiti, convegni, discussioni a tutti i livelli, ci fanno ben sperare”.

Il bandolo della matassa dice Biz si deve trovare prima o poi e il suo sano ottimismo fa ben sperare anche alla luce del dato che dice che addirittura l’88.1% del campione intervistato ritenga che i politici cattolici, che si definiscono tali magari per convenienza, ci permettiamo di aggiungere noi, non danno di fatto una buona testimonianza dei valori predicati da Cristo nella loro condotta quotidiana sia in ambito pubblico, né tantomeno privato.

E’ un’opinione più spiccata fra il gentil sesso (93.7%) e nei giovani di età inferiore ai 25 anni (87.5%). E quando agli intervistati si è chiesto se per loro fosse auspicabile un nuovo partito dei cattolici si è dichiarato favorevole il 40.7% degli intervistati, mentre ha risposto negativamente il 53.9%.

Tornando alle conferenze che avranno inizio il prossimo 31 marzo, Fondazione Ispirazione auspica la partecipazione dei giovani a cui Rina Biz dice che bisogna “dar fiducia ed aiutarli a crescere gratuitamente con grande onestà intellettuale affinché possano essere in grado di metter in pratica i valori cristiani nella politica, nel lavoro, nell’economia, nella finanza per essere pronti a portare nuovi messaggio per un nuovo futuro”. La sede degli incontri è presso il Campus dell’educazione “A. Barelli”, in via Turazza, dalle 17 alle 19.30. Il primo appuntamento, intitolato, “I cattolici in politica nel sentire della gente” vedrà come relatori Marco Tarquinio, direttore del quotidiano “Avvenire” e di mons. Lino Cusinato, incaricato diocesano per la cultura.

Nell’incontro di giovedì 7 aprile Giovanni Bianchi, past president nazionale di Acli, relazionerà su “Una nuova generazione per la politica che verrà”. Nell’ultimo incontro di giovedì 5 maggio è prevista la presenza del neo presidente della Camera di Commercio, Nicola Tognana, e del sociologo trevigiano Ulderico Bernardi. Gli incontri saranno moderati da Helen Alford, direttore scientifico della Fondazione Pontificia dell’Università San Tommaso di Roma.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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