Chi fermerà la musica? L'Art Voice Christmas Songs 2020 approda su Internet.
La scelta di trasmettere on-line concerto, che vedrà la partecipazione anche di Roby Facchinetti, vuole anche raggiungere un numero più ampio di persone.
CASTELFRANCO - Questo 2020 così drammatico e difficile per tutti noi ha colpito duramente anche il settore della cultura, con la chiusura prolungata di musei e teatri. Tuttavia, proprio dalla musica può nascere la speranza per un futuro migliore. Ne è convinto il maestro Diego Basso, direttore dell’Art Voice Academy, che anche quest’anno non ha voluto mancare al tradizionale appuntamento del concerto di Natale nella sua Castelfranco. In tempi di restrizioni e distanziamenti fisici, l’Art Voice Christmas Songs 2020 verrà trasmesso in prima visione streaming oggi domenica 20 dicembre, alle ore 18 sui profili social di Art Voice Academy e del Teatro Accademico.
Il concerto, organizzato in collaborazione con il Comune di Castelfranco Veneto, vedrà la partecipazione dei giovani allievi e dei professori dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, posizionati – rispettando le normative di sicurezza sanitaria – in modo innovativo nella cornice del Teatro Accademico di Castelfranco, trovando posto non solo sul palco, ma anche in platea e nelle logge. Tale dislocazione permetteranno inoltre una valorizzazione delle soluzioni architettoniche di Francesco Maria Preti, architetto autore del teatro.
Vi sarà inoltre il collegamento video con Roby Facchinetti, cantante e tastierista dei Pooh, che eseguirà insieme ai giovani allievi il brano “Rinascerò, Rinascerai”, composto dal musicista bergamasco in onore della sua città, duramente colpita dalla pandemia, assieme al compianto Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh recentemente scomparso.
«In un periodo come quello che stiamo vivendo, soprattutto con l’avvicinarsi del Natale, non potevamo rinunciare a questo nostro appuntamento annuale» commenta il maestro Diego Basso. «Come direttore artistico dell’Accademia non potevo ignorare il bisogno dei nostri allievi, specie quelli più giovani, di tornare a cantare insieme. Ritengo inoltre questa esperienza di grande importanza formativa. Cantare, suonare e dirigere un concerto senza pubblico non è infatti facile. Manca il senso della platea, il riscontro immediato con le persone in sala. Ci mancherà tantissimo il pubblico ma l'auspicio è che la musica e le voci di questi giovani arrivino a più persone possibili». Riprendendo la canzone dei Pooh divenuta l'inno dell'Art Voice Academy, neanche la pandemia potrà fermare la musica!