CILS: + 8% DI ISCRITTI
Per riprendersi dalla crisi la Cisl chiede agli imprenditori di investire e di non chiudere le aziende
| Laura Tuveri |
Treviso - Se crescono gli iscritti, è soprattutto perché la Cisl sa offrire risposte e sostegno concreto alle esigenze dei lavoratori, offrendo anche servizi (Caaf e Patronato). Al contrario, invece, di altri sindacati che preferiscono scendere in piazza sostituendosi alla politica. In sintesi questo la motivazione per cui la Cisl sarebbe la prima sigla sindacale in provincia di Treviso, registrando nel 2008 un incremento di iscritti pari all’8%, rispetto al 2007.
Dati confortanti per i vertici della Cisl trevigiana, Franco Lorenzon, segretario generale, Antonio Soldera, segretario provinciale e Cinzia Bonan, segretario organizzativo, che stamani hanno presentato l’intensa stagione congressuale che interesserà tutte categorie confederali chiamate a fare un bilancio dei quattro anni passati e del prossimo quadriennio, ma soprattutto a eleggere i nuovi vertici. I congressi inizieranno il 26 gennaio per concludersi il 12 e 13 marzo.
Sopra da sinistra: Antonio Soldera, segretario provinciale Cisl Treviso, Franco Lorenzon, segretario generale Cisl Treviso, Cinzia Bonan, segretario organizzativo Cisl Treviso
Per i prossimi 4 anni la Cisl punta a continuare l’azione di radicamento nei luoghi di lavoro e sul territorio e a porre in primo piano gli iscritti attraverso la contrattazione che coinvolge le singole categoria. Le relazioni sindacali, in pratica saranno al centro dell’attività sindacale. Altro punto strategico è quello di potenziare l’erogazione dei servizi agli iscritti e a tutti i cittadini aprendo anche altri uffici sul territorio. La questione della crisi economia resta sempre una priorità nell’agenda del primo sindacato trevigiano.
Lorenzon si dice preoccupato più per la durata che per l’ampiezza del fenomeno e teme che gli imprenditori, non riuscendo a intravedere la luce alla fine del tunnel, rinuncino a investire, vedendo come unica via d’uscita il licenziamento o peggio la chiusura delle aziende. Ma restare alla finestra in attesa di tempi migliori è alquanto dannoso.
Ecco dunque l’appello agli imprenditori di non mollare e di non chiudersi a riccio in attesa di tempi migliori: potrebbe essere un errore fatale che penalizzerebbe la ripresa. E a Paolino Barbiero che in questi giorni sta chiedendo ammortizzatori sociali anche per i precari, il numero uno della Cisl risponde che da molto va dicendo che è necessario riportare il mercato del lavoro a una sostanziale parità e che è giusto che tutti i lavoratori possano essere sostenuti in caso di perdita del posto di lavoro perché non è giusto che ci siano lavoratori di “serie A (chi lavora nelle industrie) di serie B (gli artigiani) e di serie C (i precari).
Altri punti fondamentali dell’azione strategica del sindacato sono il welfare e, quindi, la continua sollecitazione agli enti locali rispetto ai temi del sociale, del contenimento delle tariffe (acqua e gas). L’obiettivo, insomma, è puntare alla qualità della vita che significa anche porre attenzione al tema dell’urbanistica, dei trasporti e dei rifiuti. Ai Comuni, che hanno tutta la solidarietà della Cisl, vista la scarsità di risorse con cui si trovano a operare, Lorenzon chiede, comunque, maggiore attenzione al tema degli asili nido, settore ancora piuttosto trascurato dalle amministrazioni locali.
Soldera ricorda, poi, il ruolo fondamentale avuto dalla Cisl in ambito di sicurezza sul lavoro, rispetto al tavolo provinciale e rispetto all’ultimo dei tavoli avviati dalla Provincia di Treviso, quello per fronteggiare la crisi, Lorenzon chiede a Muraro di attivarsi in maniera più concreta visto che sono passati già due mesi dalla prima e unica riunione, mentre fa un plauso al Prefetto Capocelli, di tenere sempre viva la questione. In pratica se Muraro fino ad ora non avrebbe prodotto risultati concreti, in compenso c’è la Prefettura che fa anche troppo, se non altro intermini di incontri fa le varie parti coinvolte e chiamate a dare risposte concrete al disagio economico degli ultimi tempi.