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18 dicembre 2024

Treviso

Cittadella della Salute: "tante strutture, poco personale"

FP CGIL: “Non sprechiamo il grande investimento: mancano 190 figure”. Oggi volantinaggio al Ca’ Foncello per sensibilizzare sulla mancanza di personale

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Cittadella della Salute

TREVISO - Oggi inaugura la Cittadella della Salute, un grande investimento per la sanità veneta che, però, cela dietro di sé una grande incognita: il personale. È la FP CGIL di Treviso a denunciare la carenza che “rischia di mettere a repentaglio il funzionamento del nuovo cuore tecnologico della sanità”. Al conto del sindacato, mancano 190 figure professionali tra infermieri, OSS e TSRM. Ecco perché questa mattina la FP Cgil non sarà presente all’inaugurazione ma, al contempo, distribuirà volantini per sensibilizzare la cittadinanza sulla carenza di personale.

“Abbiamo denunciato più volte la situazione – spiega Sara Tommasin della FP CGIL di Treviso – la nostra preoccupazione è legata alla grave carenza di professionisti necessari per poter far funzionare la Cittadella della Salute: una struttura di tale portata - secondo le proiezioni del sindacato - vede mancare attualmente all’appello almeno 100 infermieri, 80 operatori socio-sanitari e 10 tecnici sanitari di radiologia medica. Una carenza che, di fatto, impedirà di sfruttare al meglio le potenzialità dell’investimento fatto sinora e, allo stesso tempo, una carenza che sarà difficile colmare, vista l’attuale disponibilità sul mercato di certe figure e i prossimi pensionamenti.

Come FP CGIL abbiamo denunciato più volte la situazione e gli stessi professionisti ne sono sempre più consapevole, come testimonia la grande partecipazione all’ultima assemblea dei lavoratori delle sale operatorie. Le problematiche sono state risolte soltanto in minima parte e l’arrivo della Cittadella della Salute potrebbe, invece che migliorarla, rendere la situazione ancor più critica, specialmente se il presupposto riorganizzativo si tradurrà nello sfruttamento del personale esistente, accentuando i processi di rotazione tra le specialità dei professionisti per riuscire a tamponare tutte le carenze: come se un chirurgo specializzato in otorinolaringoiatria operasse anche in urologia.

I lavoratori in assemblea hanno confermato che non sono più disposti ad ascoltare vane promesse, servono fatti concreti. Sappiamo che la Direzione ha richiesto il personale ma evidentemente non basta: i professionisti chiedono a gran voce di fare solo il loro lavoro al meglio, in sicurezza, per garantire assistenza di qualità a tutti i cittadini di questa Ulss – chiude la Tommasin – Ecco perché come sigla sindacale non parteciperemo all’inaugurazione ma, invece, distribuiremo volantini per sensibilizzare sulla carenza di almeno 190 figure professionali”.
 

 


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