TREVISO -  All’alba di ieri, un’operazione coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Brescia e dalla Spak albanese (la Procura speciale contro corruzione e crimine organizzato) ha messo in ginocchio un’organizzazione criminale internazionale specializzata nel traffico di cocaina su larga scala. L’operazione, che ha coinvolto le forze di polizia italiane e albanesi, ha portato all’esecuzione di 20 misure cautelari: 12 persone sono state arrestate e trasferite in carcere, mentre per altre otto si attende l’interrogatorio. Contestualmente, sono stati effettuati sequestri e perquisizioni in diverse province del Nord Italia, tra cui Brescia, Milano, Torino, Verona, Bolzano, Cremona, Novara, Pavia, Trento e Treviso.

L’indagine ha svelato un sistema collaudato per l’importazione di cocaina dal Sudamerica. La droga veniva trasportata in Europa attraverso carichi nascosti su autoarticolati, con base logistica in diversi Paesi dell’Europa centrale. Secondo le ricostruzioni, i vertici dell’organizzazione si sarebbero recati regolarmente in Colombia, Ecuador e Dubai per negoziare direttamente con i fornitori e alcuni dei principali trafficanti albanesi operanti negli Emirati Arabi Uniti. Gli investigatori hanno individuato nel gruppo criminale una struttura ben organizzata, che si avvaleva di apparecchi telefonici criptati per le comunicazioni, rendendo più difficile l’intercettazione da parte delle autorità. L’analisi di questi dispositivi ha permesso di confermare l’appartenenza degli indagati a un cartello internazionale dedito al traffico di centinaia di chilogrammi di cocaina.

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