La comunità si mobilita per la riapertura dell’asilo di Colfosco
La scuola dell’infanzia e nido integrato “Santa Cecilia” di Colfosco riaprirà il 14 settembre, in una veste tutta nuova
| Sara Saccon |
COLFOSCO- A Colfosco di Susegana, dopo che la madre superiora ha ritirato le suore del Divino Amore, l’asilo parrocchiale rischiava di chiudere. Ma una comunità intera si è mobilitata, alle maestre è stato lasciato il compito di portare avanti la direzione della scuola, fondata dalle suore ben 70 anni fa, e sono iniziati i lavori per un rinnovamento completo della struttura.
“L’asilo rimarrà comunque parrocchiale – spiega Elisa, la coordinatrice – e si tratta di un vero gioiello del nostro paese”. Un gioiello che i cittadini hanno dimostrato di voler preservare, rimboccandosi le maniche e dando aiuti concreti. In numerosi hanno deciso infatti di mettersi a disposizione per aiutare nei lavori di modernizzazione: gli Alpini si sono occupati delle parti in legno, i componenti del gruppo Colfoschiamo hanno dipinto le ringhiere e l’associazione Arianuova ha organizzato una serata durante la quale è stato preparato lo spiedo e i ricavati delle vendite sono stati donati alla parrocchia. Altri volontari e genitori hanno inoltre preso parte ai lavori.
Un forte senso di comunità ha stretto associazioni e cittadini attorno alla scuola, anche con il sostegno di don Andrea Sech e don Andrea Forest, che prestano servizio presso la parrocchia di Colfosco. Elisa spiega entusiasta: “La scuola cambia volto: l’abbiamo svuotata e la stiamo rimodernando. Gli interni sono in legno, cerchiamo di usare materiali naturali, per creare un ambiente soft. Anche dal punto di vista didattico intendiamo sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, per poter valorizzare le attitudini, la curiosità e le esperienze”.
L’asilo annuncia inoltre di aver assunto una nuova educatrice, che si occuperà della parte di nido integrato, sostituendo il lavoro che prima svolgevano le suore. Insomma, il 14 settembre la scuola riaprirà le porte e, dopo aver risistemato la cucina e con il progetto di realizzare persino un Giardino dei 5 Sensi all’esterno, l’entusiasmo è alto, forse ancor di più visto il periodo che stiamo vivendo.
“La partecipazione della comunità è ciò che dà la forza di andare avanti”, conclude Elisa.