Conegliano, agli sgoccioli i lavori alla centrale dell’acqua
Si tratta di un investimento complessivo da 1 milione 200 mila euro
CONEGLIANO - Agli sgoccioli i lavori di ristrutturazione della storica centrale dell’acqua di via Carpenè, a Conegliano. L’intervento, salvo intoppi, si chiuderà a giugno e consegnerà alla città del Cima e a tutti i Comuni soci di Piave Servizi, azienda affidataria “in house” della gestione del servizio idrico integrato del Consiglio di Bacino Veneto Orientale, un’opera completamente riqualificata e funzionale, pronta ad accogliere servizi per i cittadini, seminari e visite guidate.
Un investimento complessivo da 1 milione 200 mila euro, finanziato in parte dalla Regione Veneto - con un contributo a fondo perduto di 405 mila euro - e da Piave Servizi - con una somma di 795 mila euro -, che ha fornito al tempo stesso tutto il necessario supporto tecnico. Risale ai giorni scorsi il sopralluogo al cantiere del consiglio d’amministrazione del gestore idrico. “I lavori procedono come da programma, al momento mancano solamente alcune finiture: il posizionamento della scala interna, ad esempio, la pavimentazione e le tinteggiature – fa sapere il presidente Alessandro Bonet – Con quest’opera portiamo a compimento un obiettivo importante, un trait d’union tra il passato, ovvero la vecchia centrale, e il futuro, ovvero un’infrastruttura riconvertita e riammodernata con le migliori tecnologie, pur mantenendo la sala pompe nell’assetto originale e conservando l’operatività degli impianti che tutt’ora alimentano la rete del centro cittadino”. Edificio caratteristico nel panorama urbano coneglianese, la centrale dell’acqua di via Carpenè venne costruita nel 1910 ed ampliata negli anni Cinquanta del secolo scorso.
“Al pianterreno sono stati ricavati nuovi spazi, anche per il futuro sportello clienti, uffici, servizi igienici e l’ascensore. L’edificio, inoltre, è stato adeguato anche dal punto di vista sismico – entra nel merito del restauro il direttore generale Carlo Pesce - Al primo piano, nel sottotetto, è stato organizzato uno spazio adibito a riunioni ed incontri per 70 posti a sedere. Un locale, quest’ultimo, che verrà utilizzato anche per l’accoglienza in occasione delle visite guidate alla struttura acquedottistica, facendo della centrale un punto di riferimento per l’attività di diffusione della cultura dell’acqua. L’obiettivo in futuro è anche quello di organizzare un percorso di visita dell’immobile e dei manufatti idraulici ed elettromeccanici conservati al suo interno”. Soggetto attuatore dell’opera è il Comune di Conegliano.
“Siamo felici di veder volgere al termine un’operazione importante per la città, dal punto di vista economico, architettonico e storico. Ringrazio Piave Servizi per l’intervento in tempi rapidi e il presidente Bonet per la visione comune allo scopo di valorizzare un quartiere caratterizzato da molteplici esempi di archeologia industriale e memoria del lavoro - commenta il sindaco di Conegliano Fabio Chies – Quest’opera rappresenta l’ennesimo esempio dei risultati che si possono raggiungere attraverso sinergie di qualità tra enti, a dimostrazione che le società partecipate sono il fiore all’occhiello del nostro territorio”. OT