Conegliano, polemica sugli alberi in città: "Ne mancano 2400"
L'attacco dei Verdi: "Non rispettata la legge di un albero per ogni neonato". Toppan: "Abbiamo sempre piantumato alberi nelle aree libere"
CONEGLIANO - I Verdi puntano il dito contro la giunta. “Per evitare la formazione di un’isola di calore urbano, è necessario ridurre il consumo reale di suolo e piantare più alberi, creando boschi urbani – si legge nella nota di Europa Verde – Verdi Sinistra Piave -. Eppure questa giunta non ha in programma nessun cambio di rotta: conferma un piano urbanistico sovradimensionato, spinge per parcheggi e tangenziale, prevede lo sfoltimento degli alberi ai giardini di San Martino, che è un vero rifugio anticaldo, e non si preoccupa nemmeno di rispettare la legge che prevede di piantare un albero per ogni neonato residente”.
“Ad una richiesta di accesso civico del 2021 mi è stato risposto che il comune non rispetta la legge per carenza di aree disponibili, ma in realtà non le hanno mai cercate – afferma il portavoce Amedeo Fadini -. I bambini residenti nati dal 2014 in poi sono circa 2400, il comune è in debito di un albero con ciascuno di loro”. A breve il consiglio comunale dovrà approvare il Paesc, un documento previsto dal “patto dei sindaci per l’energia e il clima”. Il piano contiene azioni finalizzate a ridurre le emissioni di Co2 e a fronteggiare il cambiamento climatico.
“Il progetto relativo al parco ai giardini di San Martino è stato approvato durante il periodo di commissariamento del comune – dichiara il vice sindaco Claudio Toppan -. Noi comunque non sfoltiremo il parco: al massimo verranno potati i platani che si trovano vicino all’edificio della Telecom, perché i rami entrano nell’altra proprietà e causano l’intasamento delle grondaie. Vorremmo anche sostituire anche gli alberi che si trovano vicino a quel fabbricato e creare una specie di barriera verde”. Toppan difende l’attuale giunta e le scelte fatte durante gli ultimi mandati. Il vice sindaco è infatti assessore all’urbanistica e all’ambiente da più di 10 anni. “Abbiamo sempre piantumato alberi nelle aree libere, al di là della regola dell’albero per ogni nato – sostiene -. A breve, nell’area di sgambamento legata alla Dersut, creeremo una specie di polmone verde. Purtroppo non ci sono sempre gli spazi necessari: le aree verdi devono anche essere praticabili, non basta piantare alberi”.