Conegliano, un’altra vicenda giudiziaria per il referendum contro i pesticidi
Il “caso” del referendum contro i pesticidi chimici di sintesi si arricchisce di un altro capitolo
CONEGLIANO - Il “caso” del referendum contro i pesticidi chimici di sintesi si arricchisce di un altro capitolo. “Cinque istituzioni (tre associazioni sindacali agricole e due consorzi vitivinicoli) hanno citato in giudizio innanzi al Tribunale di Treviso ben sette soggetti privati e pubblici (Comune di Conegliano, Collegio dei garanti del referendum, comitato referendario, Ministero dell’interno, della salute, delle politiche agricole e dell’ambiente) per accertare l’illegittimità della determinazione assunta dal Collegio dei garanti, che dichiarava valido e legittimo il procedimento per il referendum consultivo comunale”, spiega il comitato “Conegliano senza pesticidi”.
La citazione vorrebbe accertare anche l’inesistenza di un diritto soggettivo pubblico allo svolgimento di un referendum consultivo comunale e l’incompetenza del comune di Conegliano ad indire la consultazione. La storia del referendum è lunga e intricata, e questo è solo l’ultimo sviluppo della vicenda.
“In fin dei conti si tratta solo di un referendum comunale consultivo, che in caso di successo delega semplicemente il consiglio comunale a discutere e decidere sul dettato referendario”, spiega il comitato. Il fine ultimo del referendum e dei suoi promotori, comunque, è quello di vietare “l’utilizzo di tutti i fitofarmaci chimici di sintesi all’interno dei confini comunali”.