Consegnato il premio "Suin generis" all'imprenditore Oscar Farinetti
Il vulcanico imprenditore di Alba, fondatore della catena Eataly, è stato premiato nell'ambito del festival Porcomondo presso l'istituto Maffioli.
CASTELFRANCO - Nell’ambito di Porcomondo, il festival dedicato a “sua maestà il maiale”, si è svolta martedì la consegna del premio “Suin generis” a Oscar Farinetti, vulcanico e visionario imprenditore italiano, creatore di Eataly, la più famosa catena di prodotti enogastronomici italiani al mondo, con 42 punti vendita distribuiti in 17 paesi. A consegnare il premio nelle mani dell’imprenditore piemontese è stato Matteo Guidolin, sindaco di Riese Pio X e mente dell’intero festival suino.
La cena di gala ospitata presso villa Dolfin, sede dell’Istituto alberghiero Maffioli, che ne ha curato ogni aspetto, dalla cucina al servizio in sala, è stata l’occasione per una piacevole chiacchierata-intervista tra il “gastronauta” di casa Giancarlo Saran e Farinetti, in merito anche all’ultimo libro pubblicato da quest’ultimo, intitolato “Never quiet. La mia storia (autorizzata malvolentieri)”, biografia del 67enne che, partendo dalla natia Alba, ha saputo creare il suo impero, prima con la catena Unieuro e poi con Eataly e che ora, trasmesse le redini delle imprese ai tre figli, vuole dedicarsi sempre più alla scrittura («La mia prossima impresa? Voglio vincere il Premio Strega» ha commentato Farinetti).
Commenta Saran: «Colpo da Oscar di Matteo Guidolin e la sua band con l’assegnazione del prestigioso ‘Suin Generis’ a Mr. Eataly, al secolo Oscar Farinetti, il miglior ambasciatore del buon cibo italiano nel mondo. Per l’occasione il piacere di dialogare con lui per presentare il suo ultimo libro, Never Quiet. La testimonianza di quanto si può dare valore all’eccellenza del Bel Paese passando dalle chiacchiere ai fatti. Ottima jam session a completare il tutto la performance di cucina e sala dei bravissimi allievi e docenti dell’Istituto Maffioli, capitanati dal preside Nicola Zavattiero. Chapeau».
Dato che si parla di cucina, pubblichiamo anche il menù della serata: sformatino di rapa rossa con sopressa veneta e funghi porcini, su crema di casatella trevigiana; risotto alla zucca violina e "tastasal", con morlacco e riduzione di Raboso; filetto di maiale cotto a bassa temperatura in crosta di noci, con broccolo piccante, melagrana, carote glassate, cialda di mais biancoperla e purea di patate e castagne. Al termine della cena, una bavarese al caco, con inserto di salvia alle tre glasse di cioccolato bianco, di lampone e di cacao su crumble di fregolotta e salsa ai mirtilli.