Il Conservatorio di Castelfranco Veneto: un futuro di innovazione e internazionalizzazione
Il prossimo anno si preannuncia storico per l’Ateneo musicale castellano: nuova sede, progetti ambiziosi e nuove partnership
CASTELFRANCO VENETO - Il Conservatorio di Musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto si prepara a un anno di grandi trasformazioni. Con una forte attenzione all'innovazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale, l'istituto è pronto a dar vita a una serie di cambiamenti che ne rafforzeranno la posizione sia a livello nazionale che internazionale. A partire dalla nuova sede: è stato avviato il progetto per la realizzazione della "Cittadella della Musica", un ampio complesso che ospiterà il Conservatorio e altre strutture legate alla musica. I lavori per la ristrutturazione del Palazzo Riccati, che diventerà parte integrante del nuovo centro, sono previsti per il 2025, con il trasferimento delle aule attualmente ospitate nel Chiostro dei Serviti previsto per l'estate 2025.
In parallelo, il Conservatorio sta portando avanti diversi progetti di ricerca e formazione finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Con un finanziamento di oltre 5 milioni di euro, l'istituto è capofila di un programma di ricerca sulle nuove tecnologie applicate al teatro musicale, con particolare attenzione all'opera veneziana e alla figura di Lorenzo Da Ponte. Una delle novità di rilievo è l'accordo con il Mozarteum di Salisburgo per lo studio e la messa in scena de Le nozze di Figaro, previsto tra il 2025 e il 2026. Un'altra grande novità riguarda l'introduzione dei dottorati di ricerca nei Conservatori italiani. Il Conservatorio di Castelfranco è capofila di un dottorato di interesse nazionale, in collaborazione con 17 altre istituzioni musicali italiane, un passo importante verso l'integrazione dell'alta formazione artistica e musicale nel sistema universitario italiano.
A livello internazionale, il Conservatorio sta consolidando la sua rete di relazioni attraverso il programma Erasmus, con 72 istituti partner in Europa e collaborazioni in paesi come Spagna, Austria, Germania, Turchia, Polonia, Portogallo e Svezia. Grazie a questi legami, il Conservatorio è diventato un punto di riferimento anche per gli studenti stranieri: il 10% di quelli in Erasmus decide infatti di trasferirsi definitivamente a Castelfranco Veneto dopo l'esperienza. Inoltre, l'istituto è stato accreditato come capofila del consorzio Erasmus Working With Music 2.0, che promuove la mobilità per tirocini post-diploma. Sul fronte delle iscrizioni, il Conservatorio registra una crescita significativa, con un aumento del 30% degli iscritti al triennio e del 50% al biennio nel 2024 rispetto agli anni precedenti. A contribuire a questo successo è anche l'intensa attività culturale, con circa 150 eventi all'anno, tra concerti, masterclass e stagioni musicali, che coinvolgono studenti, ex studenti e docenti.
Infine, il Conservatorio ha introdotto il premio "Steffani d’Oro", un riconoscimento destinato a chi si distingue per i valori di merito e solidarietà. La prima premiata è stata Anna Mancini Rizzotti, presidente di Advar Onlus, seguita dal Centro Servizi alla Persona "Domenico Sartor", premiato per l'impegno a valorizzare la vita degli anziani attraverso la musica. Il Direttore Paolo Troncon sottolinea come tutti questi progetti siano orientati verso l'internazionalizzazione, con l'obiettivo di attrarre studenti qualificati da tutto il mondo. "In un solo anno, il Conservatorio di Castelfranco avvia tre progetti enormi che guardano al prossimo decennio e allineano Castelfranco alle più importanti istituzioni italiane ed europee", afferma Troncon.
FOTO di come sarà la nuova sede del Conservatorio presso Palazzo Riccati
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