Controlli Nas alle mense scolastiche, sotto sequestro amministrativo un centro per l’infanzia nella Marca
I controlli, avvenuti in tutta Italia, segnalano che una mensa su quattro è irregolare
| Angelo Giordano |
TREVISO – È stato posto sotto sequestro amministrativo un centro educativo per l’infanzia che accoglieva bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni, dopo che i Carabinieri del Nas hanno riscontrato gravi irregolarità. La struttura, situata in provincia di Treviso, era priva di autorizzazione per l’esercizio della refezione scolastica e non risultava registrata dal punto di vista sanitario. Questo è uno dei casi emersi nel corso della vasta campagna di controlli avviata dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, per verificare le condizioni igienico-sanitarie delle mense scolastiche su tutto il territorio nazionale. Lo segnala l'Ansa.
I controlli, che hanno interessato oltre 700 mense di istituti scolastici pubblici e privati di ogni ordine e grado, dagli asili alle università, hanno fatto emergere uno scenario preoccupante: una mensa su quattro è risultata irregolare. Tra le principali criticità riscontrate, vi sono carenze igienico-strutturali, come la presenza di insetti ed escrementi di roditori, oltre alla mancanza di tracciabilità degli alimenti. Sono state accertate anche situazioni di pasti carenti in quantità e qualità e la mancata segnalazione della presenza di allergeni, un rischio serio per la salute degli alunni, considerati soggetti particolarmente vulnerabili.
Nel complesso, i Nas hanno rilevato 225 violazioni, sia di tipo amministrativo che penale, e hanno disposto sanzioni pecuniarie per un totale di 130.000 euro. In cinque casi più gravi, i responsabili delle mense sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, con conseguente sequestro di punti cottura e dispense. Complessivamente, i militari hanno sottratto 350 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, scaduti, privi di tracciabilità o con etichettatura irregolare, per un valore complessivo stimato di 5 milioni di euro.
Il quadro emerso dalle verifiche non si limita al territorio trevigiano. A Pescara, un asilo nido ha subito l’immediata sospensione delle attività di manipolazione e somministrazione di alimenti per gravi carenze igienico-strutturali e per l’assenza dell’autorizzazione alla gestione della mensa. A Caserta, il titolare di una ditta incaricata della fornitura di pasti per le scuole è stato denunciato per frode nelle pubbliche forniture: le vaschette dei pasti serviti riportavano etichette fraudolentemente apposte della ditta, ma i cibi erano prodotti da altre aziende.
La campagna di controlli, avviata con l’inizio del nuovo anno scolastico, si pone come obiettivo principale quello di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza alimentare negli istituti scolastici, al fine di tutelare la salute dei bambini e dei ragazzi che quotidianamente usufruiscono del servizio mensa. Le verifiche continueranno nelle prossime settimane per assicurare un costante monitoraggio e contrastare eventuali comportamenti illeciti nel settore della ristorazione scolastica.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo