VEDELAGO – Credito Trevigiano: quasi 9 milioni di euro il risultato netto finale relativo al 2019. Il consiglio di amministrazione della banca ha approvato il bilancio d’esercizio, che sarà presentato ai soci nell’assemblea generale fissata per il prossimo 10 maggio.

“Nel documento approvato dal Cda si evidenzia il risultato netto finale dell’esercizio 2019 che è di 8 milioni e 743mila euro ottenuto dopo un’attenta azione di copertura del credito deteriorato, oggi pari al 61,86%, che conferma Credito Trevigiano come banca fra le più virtuose del sistema italiano”, viene evidenziato in una nota diffusa dall’istituto di credito. “Come già lasciavano intravvedere le prime proiezioni del bilancio delle scorse settimane - precisa Claudio Giacon direttore generale di Credito Trevigiano - l’esercizio degli ultimi 12 mesi è il miglior risultato del decennio sia per il dato economico finale, sia per gli altri indici di performances”.

Lo stock dei crediti deteriorati si è ridotto di circa 28 milioni, mentre gli impegni vivi sono lievitati di un ulteriore 4%. Incremento anche della raccolta diretta, che ha segnato un +3,67%, con segno positivo anche quella indiretta, con un +16,42%, con la con la particolare performance del risparmio gestito che cresce di circa il 20% rispetto al già buono esercizio precedente. Sono stati erogati inoltre nuovi finanziamenti a famiglie ed imprese per circa 200 milioni di euro. Inoltre segnano un incremento di quasi l’8% anche le commissioni nette derivanti dall’attività caratteristica.

“Questi risultati di bilancio hanno consentito a Credito Trevigiano di incrementare e superare i 100 milioni di mezzi propri e di rafforzare ulteriormente gli indici patrimoniali e reddituali - conclude Pietro Pignata presidente della banca -. Inoltre qualche settimana fa sono stati stanziati 320 mila euro per investimenti sociali coerenti con la nostra storia e la nostra cultura mutualistica. La definizione del bilancio 2019 è una tappa fondamentale del percorso per la costituzione di un equo progetto aggregativo con la consorella di Brendola”.