SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA - "Siamo rientrati oggi ma prendendo un volo dalla Giordania diretto a Vienna perché da Tel Aviv non era più possibile". Don Mirco Dalla Torre, parroco di Sernaglia della Battaglia, nel Trevigiano, racconta così le ultime ore trascorse con una comitiva di 35 parrocchiani dopo una settimana passata in Terra Santa, per lo più in grande tranquillità fino a venerdì. A Gerusalemme, riferisce, è giunta d'improvviso la notizia dell'attacco di Hamas, pure se inizialmente si era parlato di semplici "tafferugli".

Poi le sirene di allarme aereo, l'invito a ritirarsi nei tunnel sotterranei e infine ad abbandonare la città. Appena in tempo perché adesso Gerusalemme è del tutto preclusa ai viaggiatori. L'aeroporto di Tel Aviv, dal quale era prevista la partenza con le linee aeree austriache, non era più praticabile e dunque, con un pullman, i turisti trevigiani hanno raggiunto la Giordania, dopo aver atteso ad un check point per oltre un'ora. Infine, la scorsa notte, un volo decollato alle 3,50 e l'arrivo in Europa. "Paura vera e propria non ce n'è mai stata - spiega il parroco - ma parecchia apprensione si. Abbiamo ancora tutti nelle orecchie l'ululato delle sirene e le urla dei giovani israeliani contro Hamas. Chissà quando - conclude don Mirco - potremo tornarci con serenità".

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