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28 marzo 2024

Treviso

CROCIFISSO A SCUOLA, CONTINUA LA QUERELLE

Atalmi, voce fuori dal coro, dice ai paladini del crocifisso di mettere in pratica il vangelo

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

CROCIFISSO A SCUOLA, CONTINUA LA QUERELLE

Treviso – Continua a far discutere la sentenza della Corte della corte europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo che ha stabilito di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche. Una voce fuori dal coro, rispetto a tutti coloro che si sono scagliati contro la decisione della Corte di Strasburgo, è quella di Nicola Atalmi, esponete di Pdci – Federazione della Sinistra Veneta. Il consigliere comunale e regionale, che si dichiara ateo, ma tuttavia rispettoso dei valori religiosi, manda a dire ai “scalmanati crociati pre elettorali indignati per la sentenza della Corte europea” che “i valori si testimoniano nella vita di tutti i giorni, non con i simboli”, ovvero applicando gli insegnamenti del vangelo.

“Farebbero probabilmente un miglior servizio al povero predicatore palestinese chiamato Gesù – dice Atalmi - se sventolassero qualche passo del “suo” vangelo, magari quello che dice “ama il prossimo tuo come te stesso”. Mentre – dice Atalmi - gli “ex fedeli celticopadani, utilizzatori finali di escort, difensori della famiglia pluridivorziati sono tutti impegnati a difendere i simboli della nostra tradizione ed identità culturale cristiana”.

E questo è il parere di Gianna Galzignato, segretaria provinciale Udc Treviso che pensa che di questo passo verranno aboliti anche molti altri simboli religiosi, raffigurati in opere d’arte. “Sembra che a volte la giustizia non incontri il buon senso. Al di là di difese superficiali, come si può pensare di sradicare l'Europa dalle sue radici cristiane che sono, ancor prima che religiose, sociali e civili? Questa sentenza potrebbe aprire la strada a sviluppi paradossali: che ne sarà dei capitelli stradali con effigi cristiane? E dei dipinti religiosi nei palazzi pubblici? E delle croci e dei simboli religiosi scolpiti ovunque nei marmi delle nostre città? Secondo l’esponente del partito di Casini vietare i crocifissi dalle aule scolastiche significa “togliere la libertà a tutti per una tutela superficiale di un'astratta minoranza”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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