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23 novembre 2024

Treviso

"DIFFICILE PER I GIUDICI ESSERE LUCIDI DOPO TUTTE QUELLE ORE"

Il padre e la zia di Giuliana: "Forse era meglio rinviare"

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

TREVISO – “I giudici hanno detto che c’è stato un omicidio colposo che, pur con tutte le aggravanti, resta colposo. Non è sicuramente quello che tutti noi speravamo”. Sono le parole che, tra le lacrime, sono riusciti a pronunciare Michele e Antonella Favaro, l’ex compagno di Simone Moreira e la zia della piccola Giuliana, pochi secondi dopo la lettura della sentenza che condanna la 24enne di origini brasiliane a dieci anni di carcere.

Non c’è più il buonsenso”, ha aggiunto Michele, padre della piccola, rimasto a fissare attonito i banchi dei giudici. I familiari, insomma, si aspettavano una sentenza che confermasse per Simone l’accusa di omicidio per aver volontariamente gettato la figlia nelle fredde acque del torrente. Ma così non è andata. E adesso i dubbi montano.

“Forse era meglio rinviare la camera di consiglio – ha provato a fare il punto Antonella – perché i giudici non possono essere lucidi dopo tutta una giornata passata ad ascoltare gli interventi in aula».

“Se ci aspettavamo l’ergastolo? – conclude la zia – in realtà non abbiamo mai pensato alla possibile condanna, l’abbiamo sempre messa in secondo piano rispetto alla cosa fondamentale: definire le colpe di quanto accaduto in riva al Monticano”. E per questo adesso ricorreranno in appello.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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