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25 gennaio 2025

Treviso

Dino Boffo lancia "Veneto in Movimento"

Nel primo convegno, le perplessità sulla riforma della sanità regionale

| Davide Bellacicco |

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| Davide Bellacicco |

Dino Boffo lancia

TREVISO-«Sarà vero che sul territorio non cambierà nulla dopo l’approvazione del progetto di legge di riforma del sistema sanitario veneto? » È iniziata così, con questo interrogativo provocatorio, al centro del convegno di giovedì 15 all’Hotel Maggior Consiglio di Treviso, la storia di Veneto in Movimento, la nuova associazione promossa nella Marca dal già direttore di Avvenire, Dino Boffo. Il noto giornalista, già esponente di primo piano del mondo cattolico trevigiano e capolista alle elezioni regionali della passata primavera per Area Popolare, presentando l’evento di lancio, ha inteso sottolineare l’esigenza di informare i cittadini degli sviluppi della politica regionale e delle proposte oggetto di confronto fra le parti politiche, stimolando un dibattito che parta dalla conoscenza in concreto delle conseguenze legate all’attività legislativa della Regione. Non dunque, stando alle parole di Boffo, un nuovo partito, ma solo «una associazione culturale, uno spazio di discussione critica, con l’ambizione di espandere il progetto in tutto il Veneto costituendo una federazione civica con le altre realtà già attive nelle altre province e che perseguono i medesimi fini». A condividere la nuova avventura anche diversi volti noti della politica trevigiana, fra cui Pierluigi Damian, ultimo coordinatore provinciale della fu Margherita dopo Simonetta Rubinato, poi cofondatore del PD e leader locale di Italia Futura e il segretario provinciale UDC, Gianna Galzignato che a più riprese sottolinea, in attesa di una più che necessaria chiarezza sul futuro della sua compagine politica (dalla quale tiene a distinguere l'impegno), come anche operando fuori dalle dinamiche partitiche «si possa restare fedeli a dei valori in cui si crede».

 

Ospiti per l’occasione, per suscitare gli interrogativi della sala, il già Vice Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Angelo Tanzarella, l’ex sindaco di Santa Lucia di Piave, Fiorenzo Fantinel, oggi impegnato alla guida di una fondazione comunità di successo nella Sinistra Piave, l’economista Bertin, il tecnico Antonini e il primo cittadino di Vedelago, Cristina Andretta. Da parte di tutti gli intervenuti le perplessità relative ad un PdL imponente tanto nelle proposte quanto negli effetti e che, presentato a giugno, dovrebbe essere approvato nel tempo record del mese di dicembre. In particolare sono state poste in evidenza le numerose criticità dettate dalla riduzione delle ULSS ad una per ogni provincia, province talvolta assai vaste e che porrebbero a rischio il legame fra gli enti della sanità regionale e le necessità specifiche di territori circoscritti, nonché l’orientamento delle campagne delle singole ULSS in relazione alla situazione sociale e ambientale di un territorio più circoscritto.

 

Un clima disteso, dunque, quello della kermesse centrista che, ad ogni modo, sarà per la presenza consistente di personaggi con qualche candidatura alle spalle e per l’altrettanto poco casuale partecipazione di un certo numero di cattolici di prima linea, sarà per la location, da sempre significativa per le sorti dei partiti, qualche traccia, malgrado le smentite, di una operazione tesa a risvolti elettorali futuri l’ha mostrata. Solo il tempo potrà dare ulteriori spunti per definire se Veneto in Movimento sarà piuttosto un altro movimento in Veneto, se da qui potrà sorgere un’opzione politica originale o se siamo ai nastri di partenza di un fruttuoso e trasversale contenitore di idee, «una soluzione innovativa per uscire dagli schemi e ragionare», per usare le parole di un Dino Boffo che, per ora, vuol solo vederci chiaro su un’operazione di riforma che il Corriere della Sera è giunto a definire “Rivoluzione epocale della sanità veneta”, ma che potrebbe meritare qualche approfondimento in più. D’altronde, cercare di saperne di più, oltre le apparenze, è il mestiere del giornalista, e lui ne sa qualcosa.

 


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Davide Bellacicco

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