San Fior - Dopo la Cina, l'allarme melamina si insinua anche in Italia. I diretti interessati in questo caso sarebbero i cani.

Infatti, due segugi (un maltese e un lasha) di proprietà di una signora di San Fior, sarebbero morti a causa delle crocchette da loro ingerite. Tali crocchette sono state fatte analizzare dopo la morte degli animali e sono state riscontrate percentuali di melamina pari a 700 volte il massimo consentito.

La proprietaria, A. P., di San Fior, ha visto il progressivo deperimento degli animali fino al decesso e ha deciso di indagare sulle cause. L'autopsia ha evidenziato blocchi renali e nefrite, compatibili con un'intossicazione da melamina.

Il guaio è che il numero di animali, cani e gatti, morti a causa della melamina potrebbere essere molto più alto: infatti, non tutti i proprietari pagano autopsia ed esami sui mangimi per conoscere le cause del decesso dei loro animali.

Sono subito partiti gli accertamenti sul mangime. I risultati degli esami fatti dall'Istituto Zooprofilattico del Veneto e confermati da quello di Torino, sono stati trasmessi all'Ulss 7 che ha avvisato la Regione e il Ministero. Una volta completati gli accertamenti, l'Ulss 7 invierà una relazione all'assessorato alla Sanità e al Ministero della Salute.

Il cibo ingerito dai due cani di San Fior proveniva da una nota azienda lombarda, la quale sarà sottoposta ad accertamenti per verificare la presenza di melamina nei mangimi e se alcuni dei materiali usati siano stati importati dalla Cina.