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18 gennaio 2025

Treviso

Due giovani trevigiani chiamati dalla Silicon Valley per sviluppare la loro startup: donare giocando ai videogiochi

Nicolò Santin e Matteo Albrizio hanno lanciato una raccolta fondi per poter partire per San Francisco

| Stefania De Bastiani |

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Due giovani trevigiani chiamati dalla Silicon Valley per sviluppare la loro startup: donare giocando ai videogiochi

TREVISO - La startup trevigiana Ofree, fondata da due giovani trevigiani Nicolò Santin e Matteo Albrizio, è stata selezionata da Plug&Play, uno dei migliori acceleratori di startup al mondo. I due ragazzi hanno lanciato una raccolta fondi per poter partire per San Francisco in California. “Hai mai sognato di avere un’idea, svilupparla nel tuo garage di casa ed essere chiamato dalla Silicon Valley per andare lì a realizzarla?” Così si legge sulla pagina aperta dai due giovani trevigiani sul portale di raccolta fondi online “Gofundme”.

 

Nicolò Santin e Matteo Albrizio sono due ragazzi under 30 che da diversi mesi stanno lavorando allo sviluppo di Ofree, una piattaforma che nasce per permettere alle persone di donare senza spendere, semplicemente giocando ai videogiochi. L’idea è nata da una tesi di laurea magistrale all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed ha subito vinto numerose startup competition a livello nazionale. Da lì il progetto si è fatto conoscere ed è stato lanciato un prototipo che, grazie anche al supporto di quattro aziende venete (Maikii, H-Farm, Galloway Treviso e Pietro Fiorentini), ha raggiunto oltre 20 Paesi nel mondo. Qualche settimana fa hanno ricevuto una chiamata da qualcuno che mai si sarebbero aspettati: Plug&Play, uno migliori acceleratori mondiali che ha sede in Silicon Valley, la madre terra dell’innovazione tecnologica dove sono nate tutte le principali aziende hi-tech attuali.

 

Dopo una prima fase di selezione, hanno presentato il loro progetto direttamente al Managing Director di Plug&Play, Alireza Masrour, il quale dopo alcune domande tecniche sul prodotto ha annunciato loro che erano stati selezionati per un programma di accelerazione di tre mesi. Lì i ragazzi potranno confrontarsi con i maggiori esperti e le migliori startup del mondo e far crescere il proprio progetto con le tecnologie più avanzate. La grande gioia dovuta dalla notizia si è però subito scontrata con la dura realtà. San Francisco, infatti, è una delle città più care del mondo e l’acceleratore non copre i costi per viverci. L’opportunità è talmente grande che i due ragazzi non si sono dati per vinti e hanno lanciato una campagna di raccolta fondi.

 

“Abbiamo accumulato i nostri risparmi, rotto tutti i salvadanai di casa ma la cifra raccolta non ci basta”, raccontano Nicolò e Matteo. In pochi giorni dal lancio della campagna i risultati sono stati davvero sorprendenti: oltre 4.300 euro raccolti da oltre 100 persone, più di 400 condivisioni del link della campagna e numerosi messaggi di incoraggiamento. La soglia degli 8mila euro, ora sembra molto più raggiungibile e i due ragazzi vogliono fare un appello a tutti: “Un vostro piccolo gesto può avere un valore davvero grande per noi. Vi chiediamo di condividere questa campagna sui social o con i vostri amici e se vi va di contribuire. Anche una piccola donazione può fare la differenza”.

Questo il link per le donazioni: https://www.gofundme.com/ofree-in-silicon-valley.

 



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Stefania De Bastiani

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