Conegliano – Come nel domino, il dissesto finanziario della Econ si ripercuote sul bilancio di Conegliano Servizi, l’azienda partecipata dal Comune che possedeva la maggioranza di Econ.

Il bilancio d’esercizio 2008 della società strumentale del Comune di Conegliano è stato chiuso con una perdita di 863.088,92 euro.

La perdita dell’esercizio 2008, sommata alle perdite pregresse, obbliga la società a prendere provvedimenti imposti dal Codice Civile: il capitale sociale dovrà essere ridotto a totale copertura delle perdite esistenti in bilancio.

"Il risultato negativo è stato pesantemente condizionato da accadimenti di natura straordinaria ed esterna alla Conegliano Servizi, - commenta il sindaco, Alberto Maniero - come la svalutazione delle partecipazioni nella E.Con S.r.l.”.
Le partecipazioni Econ sono state svalutate per 768mila euro: una svalutazione resasi necessaria a fronte delle vicende gestionali di quest’ultima, sfociate prima nella messa in liquidazione e poi nella dichiarazione di fallimento della società.
A quei 768 mila euro si aggiungono altri costi correlati alla stessa partecipazione per circa 70mila euro. “Il bilancio dell’esercizio 2008 si sarebbe chiuso altrimenti con una modesta perdita – prosegue Maniero -  segno che la gestione sta trovando nuovi equilibri, individuando ed adottando i necessari ed opportuni interventi correttivi, al fine di invertire positivamente la tendenza".

Correttivi e ricerca di nuovi equilibri non bastano però secondo la CGIL: Ottaviano Bellotto, segretario della CGIL di Conegliano-Vittorio Veneto, punta il dito contro le inefficienze di Conegliano Servizi. La partecipata sarebbe solo un carrozzone e alcuni servizi, ocme la gestione dei parcheggi e del patrimonio immobiliare, sarebbero svolti meglio se affidati direttamente al Comune.

E la spiegazione che la causa del passivo sia quasi esclusivamente legata al tracollo di Econ non convince: Achille Ghizzo dell'omonima lista civica aveva già lanciato l'allarme sui conti della Conegliano Servizi mesi fa. Anche la gestione dei servizi sarebbe in perdita e, secondo il consigliere comunale, il ruolo della partecipata andrebbe rivisto.