ELETTRODOTTO, NUOVO AUT AUT DI TERNA: A GIUGNO VIA LIBERA AI PILONI
"L'incidenza sulla salute? Sarà come quella del caffè"
| Mauro Favaro |
TREVISO – “Entro giugno, comunque sia, avvieremo l'iter autorizzativo dell'opera”. E' questa la nuova scadenza fissata da Terna entro cui la società che gestisce la rete ad alta tensione chiederà al ministero per lo Sviluppo economico il via libera alla realizzazione del nuovo elettrodotto da 380 mila volt tra Scorzè e Volpago.
Che ci sia o non ci sia l'accordo con i sindaci. Un aspetto, al netto della possibilità di mettere in piedi comunque il collegamento, certo non da poco. “Nei Comuni dove verrà firmato l'accordo ci sarà la dismissione delle linee attualmente esistenti (una da 220 mila e due da 132 mila volt, ndr) – incalza Terna – dove invece non verrà firmato l'accordo le vecchie linee verranno spente ma i tralicci non saranno tolti”.
Un aut aut? Alla società, che da ormai 10 anni sta trattando con gli enti locali, non piace troppo questo termine. Ma, di fatto, lo è. E nella presentazione del progetto andata in scena ieri sera davanti alla commissione Ambiente della Provincia i vertici della società non hanno fatto nulla per nasconderlo. “La rete del Veneto è fragile e la regione consuma più del doppio rispetto a quanto produce in termini di energia elettrica – ha affermato il responsabile della funzione Ambiente e Autorizzazioni di Terna, Adel Motawi – l'elettrodotto trasversale è indispensabile e con 30 chilometri di nuova linea sarà possibile toglierne 86 chilometri di vecchie: se si va al muro contro muro abbiamo perso tutti, per questo chiediamo un aiuto per arrivare a un accordo con i sindaci”.
Questi, però, con Zero Branco, Morgano, Quinto, Paese, Trevignano e Volpago in prima linea, come sottolineato dall'Idv, a dicembre hanno fatto un passo indietro scaricando la patata bollente alla Regione. E adesso ancora si attende che Roberto Ciambetti, assessore agli Enti locali, convochi almeno il primo incontro. Anche perché la primavera arriva in fretta.
Intato si parla anche di salute. “Il campo elettromagnetico dell'elettrodotto incide sulla salute come un caffè”, ha rassicurato Adel Motawi, che nella commissione di ieri, citando la classificazione del rischio cancerogeno stilata dall'Organizzazione mondiale della sanità, ha così risposto ai dubbi di Sinistra ecologia libertà sulla realizzazione del nuovo mega elettrodotto. “Ma nel territorio c'è una forte preoccupazione per l'impatto sulla salute, da parte dei sindaci, dei cittadini e dei comitati – ha chiosato Luigi Amendola – e questo non può non essere tenuto in conto”. La partita, comunque, è ormai alle battute finali.