Esordio asolano per Alberto, chef giovane e di talento, e Giulia, architetto, che in via Roma apriranno un nuovo ristorante
ASOLO - Inagurazione contingentata domani alle 18.30 e poi da giovedì sera si parte. Sorridono: sono Alberto Ometto e Giulia Zabiello, entrambi 26enni che hanno lasciato Milano per aprire il loro ristorante. Il Lòmo, dopo un restauro conservativo curato da Giulia, architetto, prende il posto dello storico "Tappo Bar" di via Roma.
Alberto, chef, porta ad Asolo l'esperienza di locali Due stelle Michelin di Milano molto noti: il Seta, il Ratanà (sotto il famoso "bosco verticale") e il Joia, locale di alta cucina vegetariana e primo ristorante europeo vegetariano ad essere stato premiato con la stella Michelin, nel 1996. Se Pietro Leemann è stato il suo maestro e mentore, in Seta e Ratanà, Alberto è stato giovanissimo cuoco capo partita.
Inaugurare in un clima di incertezza è una sfida da affrontare con coraggio: "Volevamo tornare a casa" spiega Alberto "Aprire un proprio locale è il sogno di ogni chef e poterlo fare ad Asolo, è un'occasione imperdibile. C'è spazio per tutti." Alberto Ometto, originario di Cavaso del Tomba è l'unico in famiglia a non aver intrapreso la carriera medica: " E' stato subito chiaro" scherza Alberto "quale fosse la mia strada" e dal suo cognome, il nome del locale, che poi è una parola dialettale che mette insieme tante radici.
I ragazzi parlano di biodinamico, sostenibilità "in ogni aspetto, bicchieri compresi," attenzione alla persona e sono concreti: se è difficile fare un ristorante completamente vegetariano sul modello delle esperienze milanesi "sicuramente qui non avremo mai manzo, maiali e scampi." Una cucina raffinata, ma mai piatti troppo astratti rispetto al territorio in cui si vive, "perchè si cucina per gli altri" chiude Giulia. Info: 3517610040.