Estetista abusiva stangata dalla Finanza
Quantificato il giro d’affari: 300mila euro in cinque anni
| Matteo Ceron |
VITTORIO VENETO – All’interno della propria abitazione la donna, una quarantenne, aveva ricavato una stanza dove svolgeva da tempo l’attività di estetista, in modo completamente abusivo.
Risultava essere completamente sconosciuta al fisco, almeno fino a quando le voci su quel centro estetico dove si poteva andare e spendere meno si sono sparse un po’ troppo, tanto da arrivare all’orecchio della Guardia di Finanza.
In casa della donna c’era un via vai di signore che all’apparenza potevano sembrare delle semplici amiche che le andavano a fare visita per un caffè e qualche chiacchiera. In realtà, però, andavano lì per le prestazioni dell’estetista, che, proprio in virtù del fatto di lavorare in nero, riusciva ovviamente a fare prezzi migliori della concorrenza.
I sospetti iniziali si sono trasformati in certezze quando i finanzieri sono andati a perquisire la casa della donna. Una stanza era stata trasformata in centro estetico: c’erano tutte le apparecchiature necessarie: lettino, strisce per le depilazioni etc. Nascondere che lì si effettuavano quei servizi è stato impossibile per l’estetista, dato che al momento del controllo della Finanza era in corso proprio una ceretta ad una cliente.
La stanza trasformata in centro estetico
Una volta appurata l’esistenza del centro estetico, sono state rintracciate quasi tutte le clienti, le quali, fornendo precisi particolari (tariffario, tempo d’attesa, modalità di prenotazione e pagamento) hanno permesso di calcolare il reale giro d’affari della donna, pari a circa 300mila euro negli ultimi cinque anni. Per lei si prospetta una sanzione di decine di migliaia di euro.
La Guardia di Finanza illustra l'operazione