LA FEDELTA'? CREA SEMPRE DEI PROBLEMI
Monologo di Vitaliano Trevisan a Comodamente. Sui temi incomodi della fedeltà e dell'omosessualità
| Emanuela Da Ros |
VITTORIO VENETO - La fedeltà? crea sempre dei problemi.
Se andate cercando verità (o risposte) consolatorie non chiedele, no, a Vitaliano Trevisan.
Scrittore, attore, interprete (pure dei nostri sbadigliati giorni), Trevisan sarà a Comodamente domani sera (3 settembre, ore 21, spazio Italcementi) con un monologo dal titolo Solo Rh.
La preview della rassegna anticipa pochissimo sul contenuto della performance ma lui, Trevisan, dice che il testo è stato pubblicato da Einaudi e dunque. Dunque se uno non vuole sorprese può sempre aprire il libro e aspettarsi lo stesso qualcosa. Non qualcosa di poco conto: un'interpretazione.
In ogni caso Vitaliano Trevisan rischia (il verbo è troppo adatto per non usarlo) di aprire non solo le pagine non lette, ma pure i pensieri. Certe menti codificate, verrebbe da dire.
Ok, Trevisan, la fedeltà dà problemi. Ma è dunque impossibile essere fedeli?
No. La fedeltà è questione di volontà. Se si vuole, si può essere fedeli.
A una persona o a un ideale?
A tutto, se ci si impegna. Il buon senso dovrebbe guidarci.
Meglio la fedeltà o la coerenza?
Dipende dalla situazione. A volte è necessario essere incoerenti per essere coerenti. Non è un paradosso. Se la società e l'uomo sono un continuo divenire la coerenza a un modello o a un codice etico fissato a priori potrebbe farci passare per incoerenti. O inaffidabili. O infedeli. Ma non è così. Nella variazione costante di uno status la coerenza è assurda.
L'altro tema tosto che affronti nel tuo monologo è l'omosessualità. Una condizione "naturale" che però viene spesso stigmatizzata.
L'omosessualità non è naturale o innaturale. Questo è un concetto trito. E relativamente recente. Nel mio monologo declamo un sonetto di Shakespeare. Ed è noto che i sonetti di questo grande drammaturgo inglese fossero per lo più destinati a un giovane uomo. Il fatto è che il confine tra amicizia, affetto, passione è sempre stato labile, in passato. Noi abbiamo messo una linea di demarcazione nel rapportarci con l'altro, che fosse dello stesso sesso o di un altro. Noi abbiamo creato una barriera inesistente, di fatto. Le categorie di omosessualità o eteresessualità sono una stortura dei nostri tempi. La vita è un organismo che si contamina e cresce e modifica col contatto. Siamo esseri organici. L'enfasi data ai generi è stolta.
Domanda personale: tu sei fedele?
Sì. In questo momento sì. Sono fedele. E sono...eterosessuale.