Festival dell’Innovazione Scolastica: 53 progetti da 11 regioni
Progetti da tutta Italia per tornare a rendere protagonista la scuola
| Tiziana Benincà |
VALDOBBIADENE - Si sente la necessità di rinnovare la scuola? Sembrerebbe proprio di sì esaminando i numeri pervenuti agli organizzatori del Festival dell’Innovazione Scolastica: 53 progetti provenienti da 11 regioni italiane: Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Basilicata, Piemonte, Trentino Alto Adige, Sicilia, Marche, Calabria, Campania e Toscana. Isiss Verdi e Istituto Dieffe, unitamente all’associazione ApiS, Amore per il Sapere, hanno deciso di lanciare questo evento che si terrà il prossimo 4 e 5 settembre a Valdobbiadene, per condividere delle buone pratiche d’insegnamento nate dalla scuola in questo particolare contesto storico.
“Siamo davvero soddisfatti” esordisce il dirigente della Scuola di Ristorazione ‘Dieffe’ Alberto Raffaelli “Il numero delle candidature pervenute ha superato le più rosee previsioni, avvalorando la bontà dell’iniziativa e il forte desiderio, da parte di docenti e dirigenti di tutta Italia, di trasformare e migliorare la scuola”. Pandemia e nuove tecnologie sono andate di pari passo, ma le scuole di tutti gli ordini si sono impegnate per ideare delle proposte scolastiche innovative. Dei 53 progetti pervenuti, 6 provengono da scuole primarie, 11 da scuole medie, 35 da Istituti Superiori e 1 da ITS.
“I dati mettono in evidenza l’ottima partecipazione delle scuole del primo ciclo e di secondo grado” afferma Giuliana Barazzuol, dirigente dell’Isiss ‘Verdi’ “a dimostrazione che il bisogno di innovare, e l’innovazione sperimentale, riguarda gli studenti di tutte le fasce d’età, di tutti i livelli, e, cosa importantissima, è sentita in ogni regione del nostro Paese”. Ora i progetti passeranno al vaglio del Comitato tecnico scientifico: “Inizia ora il compito difficile ed entusiasmante del Comitato Scientifico per l’identificazione dei progetti più interessanti da condividere durante i giorni del Festival” commenta il presidente Luigi Ballerini. La scuola torna a riappropriarsi del proprio ruolo: quello di protagonista di un’opera di riforma sociale.