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29 marzo 2024

Conegliano

FUORI DAL CARCERE PER LAVORARE

L'Udc rilancia la proposta che arriva anche dai Vescovi triveneti

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

FUORI DAL CARCERE PER LAVORARE

Godega Sant’Urbano - Non il carcere ma un lavoro socialmente utile per chi ha commesso un reato e per questo è chiamato a scontare una pena breve. La sezione locale dell’Udc, rilancia la sua proposta di costituzione di un Gruppo di Operatività Penitenziaria, all’indomani delle dichiarazioni dei vescovi della Cei Triveneta e delle Caritas del Nordest, che si sono schierati a favore dell’impiego lavorativo dei detenuti.


A muovere i prelati in questa direzione, le condizioni inaccettabili delle carceri italiane, dove sovraffollamento, promiscuità tra persone con profili criminali diversi e inadeguatezza delle politiche di lotta all’esclusione sociale rendono sempre più difficile la riabilitazione di chi sconta una pena detentiva. I vescovi hanno sottoscritto un documento nel quale invitano: “A sostituire la pena detentiva, per chi ha ricevuto condanne inferiori ai tre anni, con altri percorsi obbligati ma di carattere fortemente riabilitativo e inclusivo. Anzitutto attraverso una convinta applicazione delle previste misure alternative e, lì dove necessario, con la creazione di apposite comunità penali-educative”. Una proposta supportata anche dai costi perché a fronte di una spesa di circa 300 euro per ogni persona detenuta, servono meno di 50 euro per un progetto di reinserimento sociale realizzato con persone in misura alternativa.


Ed è proprio in questa direzione che, ormai da qualche anno, si sta muovendo l’Udc godeghesecome spiega il capogruppo di maggioranza in consiglio comunale Flavio Steffan (in foto): “Stiamo lavorando in questo senso perchè crediamo che solo il lavoro possa favorire un vero recupero e, al tempo stesso, consentire la riparazione con la parte lesa. Per questo abbiamo lanciato il nostro progetto di creazione del Gruppo di Operatività Penitenziaria che, in accordo con gli Uepe (Uffici esecuzione pene esterne) e con le direzioni degli istituti di detenzione mandamentali e circondariali, possa coordinare la disponibilità dei detenuti/lavoratori con le esigenze delle amministrazioni pubbliche o degli enti”.


Secondo gli esponendo dell’Udc, tali lavoratori potrebbero essere utilizzati dai comuni o dagli altri enti per la pulizia e la manutenzione di piazzole ecologiche e territorio, ma anche per attività di supporto a manifestazioni di promozione turistica. “Avevamo avviato l’attività – continua Steffan -, ma gli indultini avevano ridotto le disponibilità. Oggi che le carceri sono di nuovo superaffollate è tempo di riparlarne”.

 


| modificato il:

Milvana Citter

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