Giavera: “Mi hanno seguita fino in macchina con una catena di acciaio lunga tre metri”
Lo sfogo della dottoressa di Giavera che ha deciso di trasferirsi a Volpago
GIAVERA DEL MONTELLO – Da giorni non si parla d’altro a Giavera del Montello: le accuse lanciate a una parte della comunità dalla dottoressa Maria Laura Riggi che senza tanti giri di parole ha comunicato con un cartello in ambulatorio, il suo trasloco a Volpago del Montello, dopo innumerevoli episodi di minacce e aggressioni verbali. “Con la presente, ringrazio una parte della comunità dell’ambulatorio di Giavera del Montello, per: non avermi accolta; per avermi seguita fino alla macchina con una catena d’acciaio lunga tre metri; per avermi detto “le persone fanno bene quando aspettano fuori dell’ambulatorio voi medici e vi uccidono”; per avermi detto “tu non sei di qua, vedi di adattarti o ti rovino la vita”: inizia così il lungo testo esposto in ambulatorio, che non lasci dubbi sulle difficoltà incontrate dalla dottoressa.
Difficoltà che a quanto pare l’hanno indotta all'abbandono della sede di Giavera. L’immagine del cartello è finita sui social e ha suscitato molte reazioni, in prevalenza di solidarietà e vicinanza ma ha anche indotto le autorità sanitarie a prendere le distanze dall’iniziativa che di fatto ha diviso il paese. Non è quindi un caso che di li a pochi giorni il cartello sia stato rimosso, mentre si sono susseguite reazioni e perplessità sulla vicenda che di fatto dipinge un quadro sociale inquietante, di cui gli amministratori locali si sono detti sorpresi e all’oscuro. Va detto che la dottoressa ha concluso la sua comunicazione ringraziando quei pazienti che, viceversa, sono sempre stati educati e fiduciosi nei suoi confronti e li ha invitati a seguirla al nuovo ambulatorio di Volpago.
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