GRU CROLLO' SUL TETTO DELLA PROVINCIA: TUTTI ASSOLTI
La “dinamica causale chiara” non è stata riconosciuta dal giudice
| Isabella Loschi |
TREVISO – Tutti assolti per il crollo della gru che sfondò il tetto dell'ex sede della Provincia di Treviso di via Cesare Battisti. Il giudice Angelo Mascolo ha assolto i tre imputati finiti a processo per rispondere dell'accusa di crollo colposo avvenuto il 22 maggio del 2007.
Per l’accusa la colpa era della ditta titolare del cantiere la “Tiziano Geom. Corrado” – come riporta La Tribuna – che non avrebbe effettuato le dovute analisi del terreno prima di istallare la gru. Per la corte, invece, non è stato provato il nesso di causalità degli eventi per cui non sarebbe stato possibile definire le eventuali responsabilità. I tre imputati erano Corrado Tiziano, 67enne residente a Cornuda e legale rappresentante dell'omonima ditta costruttrice responsabile dei lavori presso il cantiere di villa Annamaria, il bolognese Francesco Zorzi, 76 anni, progettista della “berlinese”, la struttura in micropali vicina alla gru, e Bruno Lazzarini, l'ingegnere che aveva seguito i lavori.
Dopo quasi cinque anni e mezzo dai fatti il procedimento penale si è chiuso con una sentenza di assoluzione che la Procura di Treviso con ogni probabilità deciderà di impugnare in appello. Il crollo è avvenuto per cedimento strutturale della base della gru a causa di infiltrazioni d’acqua, secondo quanto descritto dalla perizia. La responsabilità degli imputati, secondo il pubblico ministero, era quella di non aver effettuato tutti i rilievi sul terreno. La perizia però lasciava aperta un’altra strada: a provare il dissesto un lavoro sotterraneo e non prevedibile del torrente vicino. Questo ha portato il giudice a non avere assoluta certezza che la responsabilità del crollo fosse direttamente collegata agli imputati. Vengono dunque assolti.