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25 aprile 2024

Treviso

GUERRA NELLA SANITÀ: I MEDICI DI FAMIGLIA SONO PRONTI A SCIOPERARE

Dottori in stato di agitazione contro l'Usl 9

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

GUERRA NELLA SANITÀ: I MEDICI DI FAMIGLIA SONO PRONTI A SCIOPERARE

TREVISO – I medici di famiglia dichiarano guerra ai vertici dell'azienda sanitaria di Treviso. Adesso è ufficiale. L'attesa assemblea straordinaria convocata in fretta e furia venerdì sera dalla Fimmg ha visto la partecipazione di un centinaio di dottori e si è chiusa con l'approvazione praticamente unanime, con un solo astenuto, dello stato di agitazione.

Le tappe, pesanti come macigni, sono segnate. Gli iscritti al sindacato hanno dato mandato al segretario, Brunello Gorini, tra l'altro vicepresidente dell'Ordine dei medici, di sporgere quattro diverse denunce contro l'Usl 9 per inadempienze e condotte antisindacali. Ma non solo. Oggi, infatti, la federazione dei medici invierà all'azienda sanitaria una comunicazione in cui spiega per filo e per segno cosa non è più disposta a sopportare e poi farà scattare una sorta di ultimatum lungo 60 giorni. Dopodiché si arriverà addirittura allo sciopero e alla serrata degli ambulatori.

“Auspichiamo ci sia una soluzione – spiega Gorini – altrimenti autorizzeremo lo sciopero che verrà portato avanti continuando la nostra attività ma facendo pagare a tutti i cittadini il prezzo pieno per ogni visita e ogni prescrizione: spiegheremo che siamo costretti a farlo perché l'azienda sanitaria non si comporta bene e indicheremo loro la possibilità di chiedere il rimborso presso la stessa Usl 9”. Protesta che, ovviamente, farebbe andare in tilt i servizi aziendali in men che non si dica.

Insomma, si è davanti a un muro contro muro mai visto prima. Sul piatto ci sono parecchie questioni: quella dei “facilitatori” assunti dall'Usl in barba al parere dei medici, la decisione dell'azienda di invitare le donne in lista per un controllo di routine al seno a cambiare l'esame clinico-strumentale prescritto dal proprio dottore di fiducia con una più veloce mammografia, la sicurezza delle strutture delle guardie mediche e la partita dell'informatizzazione degli ambulatori, con ripercussioni economiche piuttosto consistenti.

In tutto ciò che fa l'azienda sanitaria? Per ora resta alla finestra. “La situazione è all'attenzione della direzione – spiegano dall'Usl 9 – ma attendiamo la formalizzazione delle posizioni del sindacato, che ad oggi non ci sono state”. Già da oggi, però, dovrebbe partire la rincorsa per evitare la clamorosa serrata degli ambulatori.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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