Indipendentisti in manette
Arrestati i membri del gruppo "Alleanza"
Avevano pensato di trasformare un trattore agricolo in un carro armato. E con un cannoncino da 12 millimetri erano "pronti a compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco". Si proponevano "l'indipendenza dallo Stato italiano con il ricorso a metodi violenti e all'insurrezione popolare". Parole del procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno, che spiega i motivi dell'arresto dei membri del gruppo "Alleanza", il cui "tanko" (leggi: carro armato per la secessione) è stato rinvenuto il due aprile dai Ros a Casale di Scodosia, nel padovano.
Un sacco di gente è finita in manette: ex parlamentari, Forconi, leghisti, indipendentisti. E la cosa non è piaciuta per niente a Muraro, a Zaia, a Gianluca Busato. E a tutti coloro che hanno visto il blitz, attuato all'indomani del "plebiscito" di Busato e del via libera della regione alle proposte di legge per attuare un (vero) referendum in Veneto, come una mossa a "orologeria". Attuata contro "la democrazia".