Irregolarità nei cantieri o nelle fabbriche: arriva il portale per le segnalazioni anonime
L'iniziativa della Cisl per fermare le stragi sul lavoro: da gennaio 16 lavoratori hanno perso la vita nella Marca
| Isabella Loschi |
TREVISO - Irregolarità e mancato rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri o nelle fabbriche? Ora potranno essere segnalate in modo anonimo direttamente al sindacato che avvierà le ispezioni. La proposta arriva dalla Filca Cisl Belluno Treviso, la federazione delle costruzioni e del legno, in occasione del suo terzo Congresso che si svolgerà oggi a Cison di Valmarino.
Il progetto si chiama “Un segnale per la vita” e mira a raccogliere attraverso un portale online segnalazioni anonime di irregolarità nei cantieri. Le segnalazioni potranno essere inviate in forma del tutto anonima dai lavoratori direttamente alla pagina “Un segnale per la vita” presente nel sito www.filcaveneto.it oppure via whatsapp o messaggio ai numeri 338/5364980 per la provincia di Treviso. Dopo aver filtrato e verificato le informazioni ricevute, gli operatori della Filca interverranno direttamente per valutare ogni singola situazione di rischio segnalata chiedendo anche l’intervento delle autorità qualora fosse necessario.
“Tutte le segnalazioni saranno filtrate e smistate all’ente interessato: vogliamo coinvolgere gli Spisal, l’ispettorato del lavoro, le forze dell’ordine, i nostri enti bilaterali, i CPT e gli RLST, così come i committenti devono essere coinvolti”.
“La scia di sangue di lavoratori deceduti facendo il loro mestiere non si ferma - spiega il segretario generale della Filca Belluno Treviso Marco Potente - e non è più accettabile: noi tutti, sindacati, istituzioni, organi di controllo, siamo chiamati a uno sforzo straordinario per rispondere all’appello lanciato pubblicamente dalla madre di Mattia Battistetti, l’operaio edile morto a 23 anni lo scorso aprile in un cantiere di Montebelluna. La famiglia di Mattia chiede a tutti coloro che hanno una responsabilità di fare qualcosa di concreto per bloccare questa strage senza fine. Siamo convinti che si debba lavorare di più sugli ‘alert’ e incrociare le banche dati puntando a controlli mirati laddove c’è maggior incidenza di infortuni o comportamenti a rischio, ma è necessario anche lavorare di più sulla partecipazione attiva dei lavoratori con campagne di sensibilizzazione e di denuncia”.
Nella Marca (dati dell’Osservatorio Vega) da gennaio ad oggi hanno perso la vita 16 lavoratori contando anche quelli deceduti in incidenti nel tragitto casa-lavoro. Otto di loro sono morti sul luogo di lavoro, che in 4 casi era un cantiere: Diop Aziz, di 23 anni, era un operaio delle Fornaci Grigolin, caduto nel vuoto mentre puliva l’esterno ardente di una fornace; Nazif Ajdarovsky, 48 anni, un operaio di cantiere deceduto per una caduta; Valentino Zanutto di 43 anni, è morto fulminato mentre gettava con la pompa in un cantiere; Mattia Battistetti, operaio edile di 23 anni a cui veniva applicato il contratto nazionale dei Metalmeccanici è stato schiacciato dai ponteggi caduti da una gru nella fase di trasporto. Il totale delle denunce di infortunio in provincia di Treviso è di 8.160: 35 al giorno.