La Kyenge inneggia alla poligamia
Per il ministro dell'integrazione facilita i rapporti con la società
| Lalla |
ROMA - "Mio padre è cattolico e poligamo, nel rispetto della tradizione del Congo. Ha 38 figli da mogli diverse e a me avere tutti questi fratelli ha dato l'idea di vivere in una comunità".
Ha lasciato di stucco molti il racconto familiare fatto a Rai3 dal ministro Cecile Kyenge. Primo ministro di colore, di origine congolese, medico in Italia dal 1983, naturalizzata italiana dopo le nozze con un italiano.
La poligamia di cui parla è legale, spiega la Kyenge, che precisa come suo padre “cattolico” non abbia fatto nulla di proibito, perché in alcuni stati la legge permette di sposare fino a 4 mogli. E alla richiesta di spiegazioni su come un cattolico possa avere 4 mogli, il Ministro pare suggerire che la Chiesa dovrebbe aprirsi: “Questi sono paesi dove religione e tradizione hanno imparato a convivere”.
Per il neo-ministro, già nell'occhio del ciclone per le polemiche scatenate dalla volontà di applicare in Italia, in tema di cittadinanza, lo ius soli, la poligamia "facilita i rapporti con l’altra parte della società, al di fuori della famiglia”.
Julia Gardiner