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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

L’asilo di San Giacomo finisce in consiglio comunale

Proposta dei delibera sostenuta da tutte le minoranze

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Asilo San Giacomo interno

VITTORIO VENETO – L’asilo di San Giacomo finisce in consiglio comunale. Nella prossima seduta sarà messa ai voti una proposta di deliberazione redatta dal consigliere Giulio De Antoni (civica Dus) che già gode dell’unanime sostegno delle minoranze, dal Pd a Rinascita Civica.

 

L’atto, se approvato, impegnerà la giunta Miatto a predisporre con urgenza un programma economico-progettuale per rimettere in totale sicurezza l’immobile di via San Fermo, concordando con il Cesana Malanotti – il proprietario - le modalità con cui consentire l’esecuzione dei lavori a carico del Comune. La giunta si impegnerà poi a relazionare, entro 60 giorni, al consiglio comunale sull’attività posta in essere e sui risultati raggiunti.

 

Nella proposta di delibera, il consigliere De Antoni evidenzia come nella perizia redatta dallo studio MezzadrIngegneria di Ferrara, per conto dell’Istituto, “non sono emerse criticità in termini di deformazioni eccessive e non sono state rilevate fessurazioni su elementi strutturali e portanti” e che “tutti i solai sono verificati ai sensi delle attuali NTC2018 (nuove tecniche per le costruzioni)”, anche se va posta attenzione sulle strutture in cemento armato che presentano delle criticità. Quando agli aspetti sismici si legge che “la struttura presenta diverse criticità”. Sempre la perizia evidenzia quali sono i possibili interventi per adeguare sismicamente all’80% la struttura, come allargare il pilastro dell’aula mensa, consolidare i pilastri dell’ala sud, inserire nuovi setti esterni sull’ala sud e altro ancora.

 

«La proposta di delibera del consigliere De Antoni è sottoscritta da tutta la minoranza – sottolinea la consigliera Mirella Balliana di Rinascita Civica -. In più il nostro gruppo chiederà anche la cessione dell’edificio al Comune ad un prezzo simbolico o la concessione in comodato d’uso per 99 anni visto che l’immobile era stato costruito dal Comune, poi scambiato in anni recenti con altro edificio dell’ente Manzoni (l’ex asilo di via XXIV Maggio ora sede della guardia di finanza ndr) e poi ceduto al Cesana Malanotti a titolo gratuito per incorporazione dell’ente Manzoni».

 



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Claudia Borsoi

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