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02 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, ecco il piano C per l'asilo di San Giacomo

Il tema asilo e vigneto al centro del consiglio comunale di giovedì sera

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Asilo Collodi

VITTORIO VENETO – C’è un piano C per i bimbi che frequentano l’asilo di San Giacomo: un trasloco provvisorio all’asilo di Carpesica (in foto sopra), al primo piano, dove ci sono libere tre aule.

 

L’annuncio è stato dato dall’amministrazione comunale ieri sera, giovedì, nel corso del consiglio comunale quando era in discussione la mozione depositata dalle minoranze sull’asilo con mandato alla giunta di impegnarsi per avviare i lavori di ristrutturazione dell’immobile di via San Fermo e trovare un accordo con il Cesana Malanotti, mozione che poi – come quelle sempre depositate dalle minoranze sulla questione derivati e sulla vicenda del vigneto sorto a fianco dell’asilo – non è stata accolta. Il sindaco ha spiegato che quelle erano mozioni su azioni già in corso d’opera, dunque che si sarebbe votato pleonasticamente che «va bene quanto già si sta portando avanti».

 

Il sindaco ha ripercorso i fatti relativi alla vicenda asilo, dalla perizia del 20 maggio che ha evidenziato delle criticità strutturali sull’immobile alla disponibilità ricevuta il 23 luglio dall’Antoniano ad accogliere i bambini, all’incontro avuto lunedì con il Cesana Malanotti a quello con i genitori. Oltre alla possibilità di rimanere nell’immobile di via San Fermo nel mentre saranno fatti i lavori o di traslocare all’Antoniano, è arrivata ieri sera quella che è stata definita dal sindaco la «soluzione C», emersa giusto ieri dopo che è stato fatto il punto sugli edifici scolastici e sugli spazi a disposizione anche alla luce delle disposizioni anti-Covid. A dettagliare questa nuova soluzione è stato l’assessore al patrimonio Ennio Antiga: «Al primo piano dell’asilo di Carpesica ci sono tre stanze libere con bagni».

 

La notizia del piano C è subito ribalzata ai genitori dei bimbi iscritti che in una nota affermano: «Nonostante l'impegno del sindaco di tenere un filo diretto con i genitori, scopriamo durante il consiglio comunale di ieri sera una nuova proposta: la fantomatica proposta C. Al di là del modo di esporre la questione da parte dell'assessore Antiga, il contenuto delle sue parole ci lascia alquanto esterrefatti, dato che è una soluzione che potevano ipotizzare ben prima della riunione dell'altro giorno e su cui avremmo potuto confrontarci. Oltretutto l'assessore Antiga, nel dichiarare che dubita nel parere positivo del rspp dell'istituto “Da Ponte” (relativamente alla possibilità dei bimbi di rimanere a San Giacomo nel mentre saranno fatti i lavori ndr), dimostra la mancanza di interesse nel seguire le sorti del prossimo anno scolastico dei nostri figli, in quanto già mercoledì mattina il rspp si è espresso favorevolmente alla compresenza cantiere/bambini».

 

Per i genitori la soluzione ottimale rimane la struttura di via San Fermo. «I tempi stringono e l'amministrazione ci fa perdere tempo, prima mandandoci in sopralluogo all'Istituto Antoniano, una struttura priva di perizia sismica e con gravi lacune in termini di sicurezza e spazi, anche in chiave di lettura delle nuove norme covid, ed ora solleva una nuova proposta alquanto dubbia per spazi e logistica – scrivono -. Chiediamo con forza all'amministrazione di lavorare serratamente per concretizzare, in modo definitivo ed inequivocabile, la possibilità di restare nella struttura di via San Fermo per l'anno scolastico 2020/2021».

 

Non sono mancati poi gli accenni, da maggioranza e da minoranze, alle tensioni e alle difficoltà di dialogo che si registrano tra amministrazione comunale e cda del Cesana Malanotti. «Perché – si è chiesto l’assessore Antiga – per sostituire la caldaia dell’asilo da 110mila euro i soldi il Cesana dice che non ci sono, ma per pagare altri (e il riferimento è agli incarichi legali ndr) ce ne sono sempre?». «Visti gli evidenti problemi di opposte visioni, perché non dimettere il cda e nominarne uno nuovo?» ha chiesto il consigliere Alessandro De Bastiani al sindaco.

 

Dell’asilo si è parlato anche con un’altra mozione che sollecitava la giunta a dare attuazione alla sentenza del Tar del Veneto sul vigneto sorto a lato della scuola. «Il momento giusto per sottoscrivere la convenzione con il privato – ha detto in aula il sindaco – sarà quando avremo la certezza di mettere mano alla scuola. La convenzione è comunque pronta». E quanto ai contenuti dell’atto Miatto ha detto: «Abbiamo inserito la coltivazione biologica certificata con utilizzo di mezzi a recupero, trattamenti in assenza di vento e di bimbi a scuola, siepe fitta e, in attesa che cresca, un telone alto un metro in più della coltura e distanza dall’asilo di 10 metri». «Mi auguro – ha osservato il capogruppo Pd Marco Dus – che la soluzione illustrata vada a buon fine».

 


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Claudia Borsoi

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