L'acqua la marzìsse i pai
Parlar vittoriese diventa un eBook. Perché il dialetto si impara su eBook
Aldo Toffoli
VITTORIO VENETO - L'unica differenza che intercorre tra lingua e dialetto è che, il secondo, non ha una grammatica scritta. E se il dialetto Veneto, che Zaia aveva proposto di insegnare nelle scuole, non esiste (come aveva fatto notare Andrea Zanzotto), esiste invece un dialetto vittoriese. Un dialetto fatto di parole, locuzioni, detti e modi di dire. Un dialetto pregno di significati idiomatici, irripetibili, intraducibili. Storici.
L'acqua la marzisse i pai; Vànzetu?; Varda ti!; To nona in carriola!; Tirar iachéte, tradotti in italiano perderebbero enfasi, ma anche significato. Imbriago desfàt; Far star zo el fià, sono modi di dire del tutto vittoriesi che sono stati ascoltati, ripetuti, ricordati e raccolti da Aldo Toffoli nel libro "Parlar vittoriese", edito da Dario De Bastiani Editore.
Un volume che è diventato anche un eBook. Perché adesso, il dialetto, "lingua" d'altri tempi, si sposta sul tablet, sul kindle, sullo smartphone. Per permettere alle nuove generazioni, super connesse, di non perdere quel bagaglio culturale che fa parte della nostra storia. Di noi. Per far sì che i lettori di oggi non restino…. indrìo come 'a coda del mus.
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