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22 novembre 2024

Treviso

L'archeologia delle aree umide a Santa Caterina

Sabato 23 giugno alle 9:30 si svolgerà ai musei civici un incontro aperto alla cittadinanza, dove verranno illustrati alcuni siti archeologici importanti per la storia del Veneto

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

museo santa caterina

TREVISO - L’Associazione Nazionale Archeologi ha organizzato, negli accoglienti spazi dei Musei Civici di Santa Caterina, un convegno con il patrocinio di Provincia di Treviso, Comune di Treviso e Confprofessioni Veneto. L’archeologia delle aree umide ha una lunga tradizione di studio e applicazione in Veneto, da lungo tempo, infatti, grazie anche a funzionari illuminati come Luigi Fozzati che fu direttore di NAUSICAA (Nucleo di Archeologia Umida Subacquea dell’Italia Centro Alto Adriatico con sede a Venezia), vengono applicate metodologie di scavo particolari adatte ai contesti tipici del Veneto. Dai siti palafitticoli lacustri agli insediamenti lagunari, dalle frequentazioni fluviali all’archeologia subacquea, dalla nascita di Venezia al recupero delle navi affondate, nel corso degli ultimi decenni in Veneto sono emerse realtà che hanno contribuito ad un arricchimento della storia della regione.

 

L’evento sarà preceduto dai saluti del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dagli interventi del sindaco di Treviso Mario Conte e del dirigente dei Musei Civici Fabrizio Malachin. A seguito, prenderanno la parola il presidente dell’Associazione Nazionale Archeologi Alessandro Garrisi e il presidente di Confprofessioni Veneto Roberto Sartore. Gli interventi dei relatori toccheranno quattro realtà particolari del variegato territorio veneto, così diversificato per ambiente e popolamento. Diego Calaon, docente di Topografia antica all’Università Cà Foscari di Venezia, parlerà degli insediamenti nell’area lagunare dalle origini alla nascita di Venezia. A seguito, Massimo De Piero, archeologo professionista con esperienza di scavo trentennale, parlerà del porto veneziano di Nervesa (TV) e dell’archeologia fluviale lungo il Piave.

 

Rita Auriemma, dell’Università del Salento, e Claudia Pizzinato, archeologa professionista e dell’Università Cà Foscari di Venezia, affronteranno il tema del ruolo e dell’importanza dell’archeologo subacqueo nei siti lagunari. A chiudere Marta Modolo, dell’Università di Ferrara, parlerà delle indagini archeologiche in corso a Colmaggiore di Tarzo (TV), dove sta emergendo un insediamento palafitticolo preistorico lungo la riva dei laghi di San Giorgio e Santa Maria. Al termine degli interventi, il moderatore Michele Zanchetta, direttore nazionale dell’Associazione Nazionale Archeologi, aprirà un dibattito sui temi discussi, sia inerenti al patrimonio culturale delle aree umide che alla professione dell’archeologo. Nel pomeriggio, la giornata dedicata all’archeologia proseguirà con il Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Archeologi, dove interverranno tutti i soci eletti in ogni regione d’Italia dalla più grande associazione di categoria italiana.

 



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Roberto Silvestrin

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