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18 ottobre 2024

Treviso

Lavoratori e studenti in piazza per lo sciopero generale

In centro il corteo di protesta di Cgil e Uil assieme agli studenti contro le politiche del Governo

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

TREVISO - Tutti in piazza questa mattina per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Lo sciopero di otto ore, proclamato a livello nazionale,ha coinvolto i settori pubblici e privati. Fermi i trasporti pubblici, sia bus che i treni, la scuola, gli operai delle fabbriche, i lavoratori del pubblico impiego, i precari e i pensionati, per protestare contro le politiche del governo Renzi, sulla legge di stabilità e il Jobs Act.

 



 A Treviso la manifestazione è partita dalla stazione ferroviaria alle 9 di questa mattina, per proseguire lungo le vie del centro, fino a raggiungere la centrale Piazza dei Signori.

Accanto ai sindacati trevigiani Cgil e Uil hanno sfilato in corteo anche gli studenti per protestare contro la riforma della scuola, in particolare contro il decreto “la buona scuola” e chiedendo” investimenti nell’istruzione per costruire un futuro migliore”.

 

Cgil e Uil soddisfatte per la riuscita dello sciopero generale in Veneto, dove stamane decine di migliaia di persone, operai e studenti in testa, sono sfilate nelle piazze delle sette citta' capoluogo. Tra le manifestazioni piu' partecipate quella di Padova - dove si sono contate 8-10mila presenze - quindi Venezia e Vicenza. L'astensione dal lavoro - riferisce la Cgil - ha registrato alte adesioni, soprattutto nell'industria e nei settori pubblici, non solo da parte di iscritti alle sigle che avevano indetto la fermata, ma anche di aderenti ad altri sindacati oltre che di lavoratori non iscritti. I due segretari regionali, Gerardo Colamarco, della Uil, e Elena Di Gregorio, della Cgil, hanno parlato rispettivamente a a Venezia, in campo S. Stefano, e Belluno, in piazza Martiri; a Vicenza il comizio conclusivo e' stato tenuto piazza Castello da comizio di Rossana Dettori, segretario generale della Cgil Funzione pubblica.

Con i giovani della Rete degli Studenti e i disoccupati, hanno sfilato in alcune citta' anche gruppi di precari, che piu' da vicino vivono il dramma del lavoro mai sicuro. Nelle manifestazioni, oltre agli slogan contro il Jobs Act e le politiche economiche del governo, sono stati scanditi i dati brucianti della crisi in Veneto: dal 2008 sono 'spariti' in regione 94.000 posti di lavoro e nel solo 2014 (da gennaio a settembre) si contano oltre 150.000 domande di sostegno al reddito da parte di disoccupati non agricoli. La produzione industriale sale dell'1%, ma gli occupati nell'industria calano di 10.000 unita'. 'Le politiche del Governo sono inadeguate a far uscire il paese dalla crisi - ha detto Elena di Gregorio - ed il jobs act oltre alla legge di Stabilita' contengono scelte profondamente sbagliate e ingiuste'.

 


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Isabella Loschi

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