Le acque del Sile popolate dalla specie rara e protetta Lampetra Zanandreai
Ente Parco Sile: "Nonostante la preoccupante carenza idrica, il Sile si conferma un habitat integro e in salute"
| Isabella Loschi |
Esemplare di Lampetra Zanandreai
TREVISO - Nonostante la persistente carenza idrica il fiume Sile si dimostra habitat integro e in salute. A confermalo il monitoraggio e raccolta dati sulla fauna ittica autoctona nel Parco Naturale Regionale del fiume Sile. Una attività che rientra nell’accordo tra Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, Università di Trieste e Politecnico di Torino che ha come obiettivo proprio il monitoraggio costante e la descrizione quantitativa dell’habitat utilizzato dalla fauna ittica autoctona, in special modo nel periodo riproduttivo, con lo scopo di descriverne preferenze e distribuzione, al fine di poter valutare lo stato di conservazione dell’ecosistema di acqua dolce rappresentato dal fiume Sile.
“I dati elaborati dal Politecnico di Torino e dall’Università di Trieste – spiega Arturo Pizzolon, presidente del Parco Naturale Regionale del fiume Sile – hanno rilevato una buona presenza della fauna ittica autoctona. Particolare importanza ha destato il rinvenimento di un buon numero di esemplari, sia giovani che adulti, di Lampetra Zanandreai”. Si tratta di una specie endemica, dal corpo cilindrico e affusolato lungo massimo 17 centimetri, che trascorre la sua vita in acque dolci, oggi rientra tra la fauna protetta: è stata inserita nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura come specie “vulnerabile” con tendenza della popolazione “in declino”.
“L’individuazione di questa specie non parassita, che si riproduce solamente nel tratto medio superiore di fiumi, torrenti e ruscelli con acque pure e ben ossigenate, è di particolare valore e dimostra l’ottimo stato di salute del Sile. Una notizia che ci ristora anche rispetto all’attuale situazione climatica e di carenza idrica”, sottolinea Pizzolon. Ancor più significativo il fatto che l’habitat della Lampetra Zanandreai negli ultimi anni si sia ridotto di oltre il 50% a causa di canalizzazioni, sbarramenti e inquinamento delle acque".