Fiume Sile sotto pressione ma l'acqua è meno inquinata
Le analisi dell'acqua di Legambiente indicano una situazione migliore rispetto al 2021: "Resta il problema della depurazione a Treviso"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Oltre 30 volontari hanno partecipato alla giornata promossa da Legambiente Treviso alla scoperta del fiume Sile con un’escursione in canoa e a piedi per imparare a riconoscere e vivere l’ecosistema fluviale.
Nell’occasione sono stati presentati i risultati dei campioni raccolti dai volontari durante di mese di maggio e analizzati dai laboratori Arpav Veneto nell’ambito del progetto di Legambiente Veneto “Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire” .
I parametri osservati dalla campagna di Legambiente di quest’anno, oltre al famigerato batterio Escherichia coli - i batteri fecali che permettono di verificare lo stato di depurazione delle acque - sono Ftalati e Glifosate. Il glifosate è un erbicida di sintesi utilizzato da circa 40 anni in maniera massiccia in agricoltura mentre gli Ftalati sono una famiglia di sostanze chimiche riconducibili alla degradazione delle plastiche. Secondo i dati raccolti da Legambiente nei 5 punti monitorati nel fiume Sile, per i parametri di escherichia coli considerati, soltanto un punto supera il valore limite di 1000 (MPN/100ml),1351 MPN/100ml a Santa Cristina.
Secondo Arpav lo stato chimico è buono in tutti i corpi idrici monitorati ad esclusione di un corpo idrico del fiume Sile per superamenti della media annua di PFOS e un corpo idrico del fiume Mignagola per superamenti della media annua e della concentrazione massima ammissibile di Eptacloro.
Nonostante l’assenza degli spaventosi picchi di escherichia coli dell’anno precedente i valori riscontrati nei punti campionati non si deve abbassare la guardia sul fronte depurazione, anche considerando il lento scorrere che caratterizza questo fiume di risorgiva e che non ne agevola la capacità autodepurativa.
"I dati di quest’anno - commenta Piero Decandia direttore di Legambiente Veneto - sembrano indicare una situazione migliore rispetto a quella della scorsa edizione: le acque risultano essere meno inquinate da escherichia coli. Va considerato, però, il momento di grave siccità che potrebbe portare i depuratori ad avere meno perdite e la rete idrica secondaria a condurre meno reflui zootecnici. Il problema della depurazione a Treviso non è superato e resta l'urgenza di interventi rapidi da parte degli amministratori locali, che devono coordinarsi per raggiungere l'obiettivo comune di tutelare l'ecosistema lungo tutta l'asta del fiume”.