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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

LE COLPE DI MIRKO

Così lo descrivono in paese

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

LE COLPE DI MIRKO

FREGONA - Mirko, il ragazzo di Fregona coinvolto nell’omicidio di Eliseo David, ex imprenditore trovato morto la notte del 15 settembre, ha fatto qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato da lui. La reazione dei compaesani, dei conoscenti, di quelli che con Mirko ci hanno passato qualche serata insieme, è di stupore, meraviglia, e tristezza. G.M. lo vede come un ragazzino. “è immaturo per la sua età, o almeno così dava a credere quando lo vedevo la sera a far festa con gli amici.

Quando era con la sua bambina, sembrava solo un bravo papà. Cambiava a seconda del contesto, ma il mio è un parere esterno. Lo conosco di vista, ci ho parlato solo qualche volta.”. Anche G.B., che abita vicino a Mirko non ha mai avuto grandi rapporti con lui. “Si è trasferito a Fregona qualche anno fa”, spiega” con la ragazza e la bimba piccola. Lo vedevo ogni tanto andare al lavoro con un furgoncino, nulla di più”.

“Metto?”, è così che alcuni lo chiamano, dice F.S.” Lo vedevo spesso in sala giochi a Vittorio Veneto, ai CTS del venerdì sera, quando era giovanissimo. Era un ragazzo buono, di compagnia. Lo conosco da anni ma non abbiamo mai avuto un rapporto di amicizia. In questi ultimi tempi l’ho incontrato alla festa del Torchiato, alle sagre a Fregona. Sempre con la moglie e la bambina. Lo vedevo passare con la sua golf blu e lo trovavo spesso in chiesa, durante la messa della domenica, con tutta la famiglia. Dava l’idea di essere davvero felice”.

Un compagno delle medie lo descrive come un bulletto, ma non un bullo di quelli seri. “Aveva una gran dignità e, con gli amici, era buono come pochi. Aveva molta forza, era un ometto rispetto agli altri compagni, era cresciuto in fretta. Ma quella forza che sapeva di avere, non l’ha mai usata contro i più deboli. Lui faceva il bullo solo con i più bulli!” “E dopo la scuola media? L’hai più visto?” “L’ultima volta che l’ho incontrato sembrava felice. Mi pare avesse trovato l’amore….”. A Fregona lo vedevano ogni tanto al bar, a chiacchierare, bere qualcosa. I ragazzi del luogo lo dipingono come un giovane tranquillo, socievole, spensierato. “Aveva un lavoro, una donna e una bambina.” Si chiedono: “Che altro gli serviva?”

 

 


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Stefania De Bastiani

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