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20 aprile 2024

Treviso

LE PRO LOCO, SENTINELLE DEL TERRITORIO

Nella nuova legge regionale sul turismo un giusto riconoscimento a questi sodalizi che annoverano circa 60 mila volontari

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO – Le Pro Loco hanno sempre più un ruolo fondamentale per la promozione di territori e tipicità locali. Riscoperta delle tradizioni locali, delle feste paesane, delle produzioni tipiche del territorio: le Pro Loco sono una delle risorse del turismo e per questo meritano un riconoscimento nella nuova legge regionale sul turismo che verrà scritta nei prossimi mesi.

Lo ha detto l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Marino Finozzi, incontrando questa mattina a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, il presidente dell’Unpli Veneto, il trevigiano Giovanni Follador, e i presidenti dei comitati provinciali delle Pro Loco. “Tra le priorità della nostra amministrazione – ha spiegato Finozzi - c’è la stesura di nuova legge regionale sul turismo, che contiamo di iniziare a discutere nelle commissioni già prima di fine anno.

Giovanni Follador, presidente dell'Unpli Veento, è il penultimo da sinistra a destra.

La normativa in questione non potrà non riconoscere il valore e le potenzialità espresse da queste associazioni, che creano un continuo sviluppo in chiave di promozione turistica e per il bene delle nostre province venete. Sono sempre stato convinto che le associazioni Pro Loco siano delle vere e “sane” sentinelle del territorio: perché ne fanno parte, lo vivono, vogliono farlo conoscere.

Le Pro Loco sono la “porta di accesso” a un gran numero di straordinarie realtà territoriali, ritenute spesso a torto “minori”, e costituiscono un elemento fondamentale di valorizzazione, basata sul volontariato”.

Nel Veneto ci sono oltre 60 mila volontari associati a 495 associazioni Pro Loco: 88 nella provincia di Padova, 34 nella provincia di Rovigo, 92 nella provincia di Treviso, 37 nella provincia di Venezia, 83 nella provincia di Verona, 114 nella provincia di Vicenza, 47 nella provincia di Belluno.

“Sono organizzazioni di base – conclude Finozzi - che svolgono la loro opera per amore della nostra terra, per la valorizzazione delle nostre radici e della nostra cultura. E’ un attività che compiono con disinteresse e passione, spesso con il solo scopo di rendere vivo il luogo dove risiedono e di promuovere la storia e i contenuti in tutte le occasioni possibili.

 



Laura Tuveri

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