Liberalizzazioni: farmacisti possono ampliare orario di apertura
Farmacia ai Frati comincia. Tenendo aperto il sabato pomeriggio
VITTORIO VENETO - Mal di testa il sabato pomeriggio, niente antidolorifico. E nessuna farmacia aperta, tranne quella di turno. Lontana, magari. Con l'ostacolo del campanello-emergenza. E se non fosse un'emergenza?
Il sabato pomeriggio e la domenica, le farmacie, sono sempre state chiuse. Per legge. Avevano l'obbligo - e ce l'hanno tuttora - di rimane aperte al pubblico dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio. Ma, allo stesso tempo, erano vincolate a interrompere l'attività il sabato pomeriggio e la domenica. Ora, non lo sono più.
La nuova legge sulle liberalizzazioni parla chiaro: "I turni e gli orari di farmacia stabiliti dalle autorità competenti in base alle vigente normativa non impediscono l’apertura della farmacia in orari diversi da quelli obbligatori". Tradotto: i farmacisti facciano quello che vogliono. Anche in termini di prezzi: "Le farmacie - prevede la legge- possono praticare sconti sui prezzi di tutti i tipi di farmaci e prodotti venduti pagati direttamente dai clienti, dandone adeguata informazione alla clientela".
A Vittorio Veneto il primo a prendere l'articolo al balzo è il Dott. Ettore Marson della Farmacia ai Frati che informa dell'estensione dell'orario di apertura dell'attività. "Questa farmacia - si legge in una nota - dal mese di novembre resterà aperta al pubblico anche il sabato pomeriggio, nelle giornate non festive, secondo gli orari di apertura stabiliti dalle Autorità competenti".
Se il sabato si presenta il mal di testa, dunque, nessun problema. O quasi.