L'ORO DEI TEDESCHI PERSO NEL MENARE'
Un libro svela l'origine della fortuna di diversi imprenditori tra Vittorio e Conegliano
Vittorio Veneto – Un tesoro trasportato e perso dai nazisti mentre percorrevano la statale Alemagna sul finire della seconda guerra mondiale avrebbe permesso il nascere e il prosperare di diverse fabbriche tra il vittoriese e il coneglianese. E’ la storia della “colonna d’oro del Menarè”: una Colonna tedesca che transitò a fine aprile 1945 sul rettifilo del Menarè e venne bombardata dagli Alleati a più riprese. Le spoglie di tale colonna, incluse numerose cassette di valuta e opere d'arte, furono depredate nottetempo dalle popolazioni locali, e fecero la fortuna di molti che dal nulla diventarono affermati imprenditori negli anni del dopoguerra.
Si trattava di un numero imprecisato di casse blindate portavalori, piene di banconote, gioielli e oro: un vero tesoro che cambiò la vita a molti.
Un episodio sul quale fu imposto il silenzio dagli stessi protagonisti della vicenda. Ma sulla fine che hanno fatto quei soldi e quei preziosi ha voluto far luce lo storico vittoriese Pier Paolo Brescacin.
Dalla leggenda alla storia: Brescacin ha raccolto testimonianze sui fatti accaduti in quel tratto dell’Alemagna tra Vittorio Veneto e Conegliano nel 29 aprile ’45, l’ultimo scontro a fuoco che segnò il vittoriese nel corso della seconda guerra mondiale, e soprattutto su quello che avvenne in seguito per la spartizione del bottino. Dalla sua ricerca è uscito “la Colonna d’oro del Menarè”, appena pubblicato dall’ISREV per la collana “Quaderni vittoriesi”.
Il volume narra la storia di quella colonna dell’esercito tedesco e della fine che fece il tesoro dei nazisti, che, secondo lo storico, oggi varrebbe 13 milioni di euro.
“La Colonna d’oro del Menarè” sarà presentato dal giornalista de “la Tribuna di Treviso” Roberto Borin giovedì 2 aprile alle ore 20.30 nel salone ricreativo della parrocchia “Madonna della Pace” di Colle Umberto, alla presenza dell’autore.