MANCANO CARTA IGIENICA E SAPONE, IL CARCERE SI RIVOLGE ALLA CARITAS
Don Pietro Zardo: "Senza fondi, situazione insostenibile"
| Mauro Favaro |
TREVISO – Non hanno più nemmeno la carta igienica. Come non hanno abbastanza sapone e dentifricio. Che per la verità faticherebbero anche ad usare, visto che non possono contare nemmeno sugli spazzolini.
Loro sono i detenuti del carcere di Treviso. E’ vero, meglio dirlo subito, che sono stati condannati a scontare una pena in galera, ma è altrettanto vero che non sono stati condannati a scontare una pena in galera in condizioni igienico-sanitarie devastanti.
Eppure, complici i tagli ai fondi della casa circondariale, non hanno a disposizione nemmeno il minimo indispensabile per lavarsi. Tanto che adesso la stessa direzione, con il cappellano del carcere, don Pietro Zardo, ha chiesto aiuto alla Caritas. E questa ha risposto chiedendo alle parrocchie del trevigiano di mettere in piedi una colletta nel periodo prenatalizio per far avare ai detenuti almeno i beni di prima necessità.
“Cerchiamo di raccogliere materiale igienico-sanitario, ma anche scarpe e biancheria, possibilmente non usate, e vestiti di ogni tipo che poi riadatteremo – spiega don Pietro Zardo – i tagli, a cui si aggiunge il sovraffollamento cronico, non garantiscono più una condizione minima di sopravvivenza, anche perché i detenuti sono in una condizione generale di povertà e le famiglie non riescono a sopperire da sole a tutto quello che manca”. Il problema, ovviamente, diventa ancora più complesso quando si ha a che fare con persone extracomunitarie che una famiglia alle spalle non ce l’hanno nemmeno.
“La direzione del carcere ha fatto appello a noi per cercare di tamponare una situazione di emergenza causata da fondi sempre più limitati – rivela don Davide Schiavon, direttore della Caritas tarvisina – così, oltre al sostegno che già diamo ai detenuti, abbiamo deciso di estendere l’invito alle parrocchie chiedendo di raccogliere delle donazioni”. Perché della carta igienica o uno spazzolino non si nega davvero a nessuno.