Massacrò la moglie, pena ridotta
Il tentato omicidio di Rizzo non era premeditato
CONEGLIANO - Non è stato un tentato omicidio premeditato: per questo Stefano Rizzo (in foto), coneglianese accusato di aver preso ad accettate l'ex moglie riducendola in fin di vita, si è visto ieri ridurre la pena. Condannato inizialmente a 12 anni e due mesi di reclusione, ne sconterà invece 11 e un mese.
A stabilirlo la Corte d'Appello di Venezia, che ha accolte le richieste degli avvocati Barba Contrufo e Annamaria Giovannetti, che rappresentano la difesa. Mentre l'ex moglie, Gianangela Gigliotti, che si era costituita parte civile con l'avvocato Mara Zanotto, ha diritto alla provvisionale da 350mila euro.
La donna era stata aggredita improvvisamente dall'ex marito nel luglio 2013. In seguito all'aggressione,è rimasta invalida al 90%. Ex dipendente dellì'Ulss7, ora si dà da fare organizzando conferenze per sensibilizzarela popolazione sul problema della violenza sulle donne.