Matrimoni fuori dal Comune
Il Comune di Ponte di Piave, dopo l'ok della Prefettura, permette di sposarsi anche lungo il Piave
PONTE DI PIAVE - Sposarsi in riva al fiume Sacro alla Patria? Celebrare le nozze in una delle ville del paese? A Ponte di Piave, ora si può.
L'Amministrazione guidata da Paola Roma ha infatti deliberato la possibilità per residenti e non residenti del Comune di unirsi secondo il matrimonio civile, anche al di fuori della sede municipale di piazza Garibaldi.
«Ci sono giunte numerose richieste da parte di coppie che intendono sposarsi di poter celebrare il loro matrimonio in un luogo diverso dal Municipio - ha spiegato il primocittadino - . Abbiamo fatto la regolare richiesta alla Prefettura e come Amministrazione abbiamo già identificato alcune strutture idonee (ristoranti, ville, ecc.) del nostro territorio, ma nulla vieta che anche altre possano fare richiesta di diventare "temporanei uffici di stato civile decentrati"».
«Con questa operazione, diamo un impulso alle realtà della nostra zona, che hanno modo di farsi conoscere ed apprezzare - ha continuato Roma - . Al contempo, portiamo la nostra comunità a vivere ancor di più il paese e diamo la possibilità agli sposi di convolare a nozze in un luogo che può avere per loro un significato particolare».